Lo spin-off di Warner Media da AT&T sarà una transazione da 43 miliardi di dollari che darà vita a una nuova azienda dei media chiamata Warner Bros Discovery. Gli azionisti di AT&T ne possederanno il 71% e per ogni azione AT&T ne riceveranno 0,24 della newco. AT&T avrà 7,2 miliardi di azioni diluted alla chiusura della transazione.
Il gigante americano delle telecomunicazioni ha illustrato i dettagli dell’accordo (annunciato lo scorso anno) con cui le sue proprietà media si fondono con Discovery, dando vita a uno dei più grandi studios di Hollywood capace di sfidare i colossi del video streaming Netflix e Disney.
La telco americana ha anche reso noto che dimezzerà il dividendo a 1,11 dollari per azione anziché 2,08 come previsto.
AT&T torna al core business e riduce il debito
La distribuzione decisa per lo spin-off lascerà i mercati liberi di agire autonomamente e assegnare il giusto valore a entrambi i titoli, secondo quanto dichiarato dal ceo di AT&T, John Stankey: “Siamo fiduciosi nel fatto che entrambi i titoli saranno presto valutati sulla base dei solidi fondamentali e delle attraenti prospettive che rappresentano”.
Liberarsi delle attività nei media permetterà a AT&T di concentrarsi sul core business: la telco prevede di spendere circa 20 miliardi di dollari di capex quest’anno per aumentare gli investimenti in servizi Internet basati sulla fibra ottica (banda larga Ftth) e per allargare la copertura 5G negli Stati Uniti.
La transazione aiuta inoltre AT&T a ridurre l’indebitamento, che alla fine del quarto trimestre ammonta a 156,2 miliardi di dollari. Questa cifra corrisponde a un rapporto tra indebitamento netto e Ebitda adjusted di circa 3,22 volte, ma la vendita di Warner Media a Discovery, che frutta 43 miliardi in contante e azioni, permetterà di scendere a una ratio di 2,5 volte entro la fine del 2023.
AT&T ha detto che potrebbe considerare delle operazioni di riacquisto di azioni proprie se il rapporto scenderà ulteriormente.
AT&T aveva finalizzato l’acquisizione di Warner Media, un’operazione da 85 miliardi di dollari, a febbraio del 2019. AT&T – già proprietaria di DirectTv – aveva l’intenzione di trasformare WarnerMedia in un’azienda di streaming video che unisce Turner, Hbo e Warner Bros.
Warner Bros Discovery pronta a sfidare Netflix
Da parte sua Discovery si trasforma nel nuovo colosso Warner Bros Discovery e punta a rosicchiare quote più consistenti alla rivale del videostreaming Netflix.
Già nel quarto trimestre Hbo Max di Warner Media è cresciuto negli Usa più velocemente di Netflix e ha chiuso l’anno a 74 milioni di abbonati. Il gigante Warner Bros Discovery intende cavalcare il buon momento e sfruttare il fatto che la rivale numero uno mostri segni di maturità sul mercato domestico.
Netflix ha fornito una guidance debole per il primo trimestre 2022, affermando che si aspetta di aggiungere solo 2,5 milioni di abbonati, molto al di sotto dei 3,98 milioni del primo trimestre del 2021 e dei 6,93 milioni attesi dagli analisti sentiti di StreetAccount. Gli analisti intervistati da FactSet avevano previsto un numero anche superiore, pari a +7,25 milioni di abbonati.
Ora gli investitori attendono di conoscere i risultati finanziari di Walt Disney, previsti la prossima settimana, per avere il polso del mercato dello streaming video e decidere se è ancora una scommessa vincente a Wall Street.