CRESCITA 2.0

Giordano (Adiconsum): “Agenda digitale, servono tempi rapidi”

In audizione al Senato il segretario dell’associazione dei consumatori sottolinea: “Fissare le date di emanazione dei decreti attuativi”

Pubblicato il 08 Nov 2012

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“Molto è stato fatto, ma sicuramente si poteva osare di piu'”. Così Pietro Giordano, segretario generale Adiconsum, ha sottolineato la posizione della sua associazione nel corso di un’audizione oggi alla Commissione Industria, commercio e turismo del Senato sul decreto Crescita 2.0. Una spinta maggiore, secondo Giordano, dovrebbe andare sui “temi che più interessano i consumatori e cioè agenda digitale, la legge per la risoluzione delle crisi da sovraindebitamento e le assicurazioni”.

“Riteniamo che molti sono i nodi da sciogliere perché le misure contenute – ha proseguito Giodano – diano quella marcia in più al Paese, a partire dei provvedimenti attuativi che devono essere emanati dai singoli ministeri o dal loro concerto. Ciò, infatti, comporta inevitabilmente un rallentamento. Per questo chiediamo che vengono fissati termini brevi per la loro emanazione”.

“Adiconsum chiede inoltre – ha aggiunto ancora Giordano- che nella conversione in legge del decreto in discussione, considerando la grave situazione del Paese, siano recuperate anche solo parzialmente le multe comminate dall’Antitrust alle imprese per comportamenti scorretti verso i consumatori per la costituzione di un Fondo paritetico”. “Fondo alimentato anche – ha sottolineato il segretario di Adiconsum– dai contributi delle aziende che dalla risoluzione stragiudiziale dei contenziosi hanno indubbi benefici economici e di immagine”. Inoltre Adiconsum ha chiesto che “la gestione finanziaria del Fondo sia affidata ad un’Autorità indipendente”.

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