Intesa Sanpaolo darà vita alla Banca Digitale, un nuovo modello di servizio per i clienti retail che userà le tecnologie cloud, intelligenza artificiale e fintech. L’istituto bancario attua una piena trasformazione digitale che non elimina le filiali fisiche ma le inserisce in un’offerta omnichannel e mira a rendere la banca più innovativa e redditizia nel nuovo scenario post-Covid.
Il progetto è stato annunciato all’interno del Piano di impresa 2022-2025 che vale 7,1 miliardi di euro. Di questi, indica l’istituto in una nota, “5 miliardi per tecnologia e crescita, inclusi circa 650 milioni nella nuova Banca Digitale per creare una piattaforma più efficiente con cui conseguire un taglio strutturale dei costi operativi pari a un risparmio di costi di circa 0,8 miliardi annui a regime (2026- 2027), di cui oltre 0,6 miliardi già nel 2025″. L’intero Piano d’impresa prevede 2 miliardi di euro di risparmi di costi nel 2022-2025.
“Il nuovo piano d’impresa ci trasporta nel futuro e crea la banca dei prossimi dieci anni”, ha affermato il ceo di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, nel corso della conference call con gli analisti finanziari. Messina ha ribadito che una solida distribuzione di valore e la remunerazione degli azionisti restano una priorità e che il piano di impresa non è solo un piano finanziario ma industriale: “Stiamo prendendo degli impegni come squadra di management”.
Intesa si allea con le fintech
La creazione in Italia della nuova Banca Digitale sarà attuata nella prima fase del piano (2022-2024) lavorando in partnership con la fintech Thought Machine e usando la tecnologia cloud-native, adattabile alla clientela multi-valuta e multinazionale.
Grazie alla spinta sulla trasformazione digitale Intesa prevede circa 4.600 persone neoassunte (500 già nel 2021) e circa 8.000 riqualificate e riconvertite per lavorare sulle iniziative prioritarie, tra cui circa 2.600 persone alla Filiale Digitale, 4.000 alla tecnologia (digitale, dati e analytics), 3.500 alle iniziative prioritarie (come Pnrr, crescita dell’attività, riduzione del profilo di rischio) e 2.500 rivolte ad altre attività tra cui gli obiettivi Esg. Il piano prevede anche 9.200 uscite volontarie, di cui circa 2.850 già nel 2021.
La Banca Digitale porterà anche alla creazione di AI Lab a Torino con circa 50 professionisti italiani e internazionali dedicati allo sviluppo di nuove metodologie di analisi dei dati e di soluzioni avanzate nell’intelligenza artificiale.
Il modello di servizio omnichannel
La nuova Banca Digitale servirà i clienti retail che non usano le filiali e ridurrà il costo del servizio. Si tratta di una base di circa 4 milioni di clienti di Intesa Sanpaolo che già non usano le filiali e generano circa 200 milioni di ricavi con un cost/income superiore al 100%.
La Banca Digitale si inserisce in un nuovo modello di servizio omnicanale, che prevede una forte digitalizzazione del rapporto con i clienti mass market che hanno esigenze finanziare di base. Per questi è previsto un accesso selettivo alla rete di filiali e agenti, permettendo una riduzione di circa 1.500 filiali (di cui circa 450 chiuse già nel quarto trimestre 2021).
Il modello omnicanale sarà adottato anche per circa 9 milioni di clienti piccole e medie imprese e retail con esigenze finanziare più sofisticate, per i quali sono previste circa 1.800 filiali dedicate.
Intesa adotterà anche un modello di servizio digitale, con una proposta digitale potenziata che include App, contact center, Atm e Mooney (in partnership con Enel).
Sono previsti percorsi interamente digitali per fornire alla clientela l’esperienza digitale sviluppata da Artificial Intelligent Sales di Intesa Sanpaolo (premiata da Efma come migliore innovazione di Digital marketing nel 2021).
Trasformazione dell’It end-to-end
Intesa ha intenzione di investire 4,8 miliardi di euro nell’It per aumentarne l’efficienza con una “trasformazione end-to-end” che include – tra le varie iniziative – il rafforzamento delle competenze It strategiche; l’internalizzazione o riconversione per le componenti It a elevato valore aggiunto di ruoli (es. ingegneri di cloud e intelligenza artificiale) e attività (es. sviluppo software); il ridisegno del modello operativo della fabbrica It secondo le migliori prassi delle big tech; creazione di centri di competenza per le migliori soluzioni It; e la modernizzazione tecnologica della banca, che prevede partnership strategiche con società fintech tra cui Thought Machine per il core banking system, Aladdin di BlackRock per il wealth advisory, Kyriba per le aziende large/mid corporate e le piccole e medie imprese.
Nella seconda fase del piano di Intesa Sanpaolo, a partire dal 2024, l’infrastruttura tecnologica in partnership con Thought Machine sarà estesa in Italia per servire altri segmenti di clienti persone fisiche oltre al retail mass market (es. affluent).