5G, Internet of things, cloud computing, cybersecurity e realtà aumentata: sono queste le tecnologie su cui si sta costruendo il futuro delle nostre economie e delle nostre società. Un futuro che è già presente, evidenzia Pietro Labriola, Amministratore delegato e Direttore generale del Gruppo Tim, intervenuto all’evento Imagine Possible di Ericsson: “Immaginate una delle nostre meravigliose città liberata dal traffico, dalla complessità, dall’inquinamento. E ora immaginate un anfiteatro romano che riprende vita con musiche e immagini virtuali che si fondono con la realtà, un luogo di rappresentazione d’arte capace di generare emozione. Questa città smart esiste, è Venezia. E l’anfiteatro è quello di Pompei”.
In una smart city come quella che Tim ha contribuito a creare a Venezia “la mobilità è fluida, trovare parcheggio è facile e in caso di congestione è possibile risolvere la situazione in poche mosse, perché tutti sono immediatamente allertati e possono prendere decisioni informate ed efficienti in tempo reale”, sottolinea Labriola.
“Immaginate che si possano scongiurare eventi disastrosi perché i sistemi di monitoraggio ci consentono di prevenire e risolvere i problemi. Immaginate che l’uso delle risorse sia commisurato al bisogno e che le infrastrutture siano in grado di dialogare con l’ambiente che le circonda e adattare il comportamento alle necessità effettive”, prosegue l’Ad del Gruppo Tim. “La tecnologia per fare tutto questo è già qui”.
La smart city di Venezia, realizzata grazie al contributo di Tim, è un modello scalabile e replicabile: con le reti 5G, l’IoT e il cloud, le amministrazioni pubbliche “possono contare su dati tempestivi elaborati con sistemi che garantiscono la privacy, restituiscono informazioni puntuali e permettono alle persone di usufruire di nuovi servizi tramite i loro dispositivi mobili come smartphone, tablet e wearable”, afferma Labriola.
Quanto al teatro romano di Pompei, a ottobre del 2021 l’Anfiteatro degli Scavi ha ospitato l’evento “Live at Pompei” dei Pink Floyd. Con la tecnologia di Tim, il Parco Archeologico di Pompei ha riattualizzato lo storico film-concerto della band inglese del 1971 con un allestimento scenografico che ha unito 5G, oggetti connessi, realtà aumentata e virtuale e cloud. Un altro modello replicabile per riportare alla vita i beni culturali, attraverso molteplici applicazioni che viaggiano sulle nuove reti mobili – dall’Extended reality allo smart mapping – e “creano nuove opportunità per accrescere le occasioni di valorizzazione del patrimonio artistico del Paese”, ha concluso Labriola. “Dobbiamo diffondere questo futuro e far sì che l’innovazione porti benefici concreti a tutti”.