Noovle punta sempre più a porsi come un protagonista del cloud europeo e a spingere l’affermazione del “cloud sovrano” Gaia-X. L’azienda ha appena annunciato di essere entrata a far parte del progetto Lighthouse Structura-X, nato per definire requisiti comuni, basati su portabilità e interoperabilità, con l’obiettivo di offrire servizi cloud infrastrutturali certificati in linea con i principi di Gaia-X.
“Noovle sosterrà Lighthouse Structura-X, coerentemente con quanto fatto fino ad ora per promuovere la diffusione e lo sviluppo di Gaia-X, partecipando attivamente alla costruzione dell’Hub italiano – commenta il ceo Carlo d’Asaro Biondo -. Questa iniziativa, come altre analoghe già avviate, punta a definire un nuovo contesto di regole e relazioni che favorisca lo sviluppo di un cloud europeo sovrano, coeso e capace di competere in modo aperto e trasparente con l’offerta degli Hyperscaler globali”.
In dettaglio, il progetto Lighthouse Structura-X punta a coinvolgere i provider già aderenti a Gaia-X al fine di promuovere lo sviluppo di un nuovo modello di cloud federato a livello europeo e abilitare nuovi “dataspace” intersettoriali condivisi tra i diversi Paesi agevolando la collaborazione in differenti ambiti – dall’automotive alla mobility all’energy, per citarne alcuni- attraverso l’adozione di requisiti tecnici e procedurali e di principi etici comuni.
L’iniziativa vede già in campo 28 fra aziende e associazioni di dieci Paesi europei. Si tratta di Atos, Aruba.it, De-Cix, Deutsche Telekom, Engineering e Top-IX, AssoSoftware, City Network, Cloud&Heat, CS Group, Csi, Ebrc, Elmec, Fabasoft, International Data Spaces, Ionos, Kpn, Luxinnovation, Mainstream, Next Layer, OpenNebula, Osism, ThreeFold Tech, Tietoevry, United Group e Vivacom.
“Accogliamo molto favorevolmente l’iniziativa degli infrastructure provider”, commenta Max Ahrens, Presidente del Consiglio di Amministrazione di Gaia-X. “L’implementazione settoriale degli standard di Gaia-X da parte dei gestori cloud e infrastrutturali è un elemento essenziale per l’esercizio della sovranità dei dati in Europa”.