Per Deutsche Telekom e Telefonica il 2021 si chiude con risultati positivi, in particolare sul fronte degli utili. Si dimostrano vincenti le strategie di valorizzazione delle torri, consolidamento e cessione delle divisioni non strategiche e anche di digitalizzazione.
Brilla soprattutto la performance di Deutsche Telekom, la più grande telco europea, che ha registrato nell’anno finanziario 2021 un aumento dell’utile netto del 2,6% a 5,9 miliardi di euro e risultato operativo rettificato (Ebitda Al adjusted) in crescita del 6,6% a 37,3 miliardi. La spinta si deve alle attività negli Stati Uniti dopo l’acquisto di Sprint da parte di T-Mobile Us nel 2020. I ricavi totali sono cresciuti del 7,7% a 108,8 miliardi di euro; i ricavi da servizi sono aumentati del 6,5% a 84,1 miliardi.
Telefonica ha registrato un utile record di 8,1 miliardi di euro, quintuplicando quello del 2020 (1,5 miliardi di euro) grazie alle plusvalenze derivanti dal completamento della fusione di O2 e Virgin Media nel Regno Unito, la vendita delle torri di Telxius (per un multiplo di 30,5) e delle attività in Costa Rica e El Salvador. Tuttavia i ricavi dello telco spagnola sono in calo dell’8,8% rispetto al 2020 e pari a 39,2 miliardi di euro.
Telefonica: nel 2022 tornerà la crescita dei ricavi
Il calo dei ricavi di Telefonica si deve – ha riferito la stessa azienda spagnola – del cattivo andamento del business causato dalla pandemia, del deprezzamento delle valute latinoamericane nei paesi in cui opera e della tendenza del mercato verso le offerte low-cost. Il calo delle revenue è più pesante nel quarto trimestre del 2021: -11,3% a 9,6 miliardi.
Il calo è stato anche influenzato dall’uscita di O2 all’inizio di giugno a seguito della fusione con Virgin Media nel Regno Unito. Escludendo questo effetto, i ricavi sarebbero stati circa 43 miliardi di euro. Per il 2022 è attesa una crescita di ricavi a una cifra, probabilmente non sopra il 5%.
Il completamento della vendita delle attività non strategiche ha anche portato a una forte riduzione del debito finanziario netto del gruppo a 26 miliardi di euro al 31 dicembre 2021, circa 9,1 miliardi di euro in meno rispetto al 2020.
La Spagna ha rappresentato il 29% delle entrate dell’azienda guidata dal ceo José María Álvarez-Pallete. La Germania è il 18%, il Regno Unito il 15%, il Brasile il 16%.
Il focus strategico di Telefonica restano il consolidamento (chiusura delle operazioni Virgin Media – O2 in Uk e Oi mobile in Brasile attese entro giugno) e l’ultra banda larga. L’azienda si è aggiudicata spettro per il 5G in Uk, Spagna e Brasile, sta potenziando la rete in Germania, ha completato l’upgrade della rete in Uk e sta accelerando il rollout della fibra Ftth in Spagna e Brasile.
Telefonica sta anche puntando sulla digitalizzazione dell’offerta in Spagna e Brasile (connettività, intrattenimento, smart home).
Deutsche Telekom, sprint dagli Stati Uniti
I risultati di Deutsche Telekom sono stati trainati dal buon andamento di T-Mobile negli Usa con una crescita dell’utile operativo rettificato dell’11,8% a 26,9 miliardi di dollari e ricavi a +15,2% o 80,8 miliardi. T-Mobile è il secondo gruppo di telecomunicazioni degli Stati Uniti, dietro a Verizon.
In Germania Deutsche Telekom ha registrato un aumento dell’utile operativo del 3,6% a 9,5 miliardi e ricavi in crescita dell’1,6% anno su anno a 24,2 miliardi. L’Europa ha superato il traguardo storico dei 4 miliardi di euro nell’Ebitda.
Nel quarto trimestre l’utile è invece diminuito a 471 milioni di euro, da 1,67 miliardi di euro dell’anno precedente. L’Ebitda trimestrale rettificato è sceso a 1,23 miliardi di euro, da 1,64 miliardi di euro dell’anno scorso. I ricavi sono cresciuti a 28,93 miliardi di euro, da 27,62 miliardi di euro nel quarto trimestre 2020.
Per l’anno finanziario 2022, il gruppo guidato dal ceo Tim Höttges si aspetta un free cash flow di circa 10 miliardi di euro. L‘utile rettificato prima di interessi, tasse, svalutazioni e ammortamenti dovrebbe raggiungere 36,5 miliardi di euro. Il confronto con il 2021 dovrà tenere conto di modifiche nella composizione del gruppo, principalmente la vendita di T-Mobile Netherlands. L’Eps adjusted è previsto sopra 1,25 euro contro 1,22 nel 2021; confermato il target di almeno 1,75 euro per il 2024.