Marco Baccanti è il nuovo direttore della Fondazione Enea Tech e Biomedical. Il manager ha una vasta esperienza internazionale nei campi del trasferimento tecnologico e delle scienze della vita.
La nomina di Marco Baccanti a direttore generale segue quelle del presidente Giovanni Tria e dei componenti del consiglio direttivo, Sergio Abrignani, Paolo Bonaretti, Maria Cristina Porta e lo stesso Baccanti, e completa il percorso che rende nuovamente operativa la Fondazione “Enea Tech e Biomedical”con una radicale revisione della mission.
Baccanti è recentemente rientrato in Italia dopo una lunga carriera internazionale ai vertici di organizzazioni specializzate nello sviluppo economico e nel trasferimento tecnologico nel settore delle Scienze della Vita. Tra i suoi recenti incarichi vi è il ruolo di ceo dell’authority “Health Industries” del Governo del Sud Australia, la direzione esecutiva del Dubai Biomedical Research Park e della zona franca “DuBiotech” per il governo degli Emirati Arabi e la direzione generale del Parco Biomedico San Raffaele di Milano.
“Sono molto orgoglioso di ricoprire questo incarico e consapevole della sua importanza – commenta Baccanti – La Fondazione ha un ruolo unico in Italia, la responsabilità di incidere sulla competitività di un settore industriale di valore strategico per il Paese, quella dell’intero settore biomedicale. Dovrà occuparsi di tutti gli aspetti della catena del valore, dalle fasi di ricerca e del trasferimento dei suoi risultati, allo sviluppo delle tecnologie, inclusa la ricerca clinica, allo scale-up ed agli aspetti manifatturieri ed industriali. Come organizzazione vigilata dal Ministero, potrà fare leva su molti fattori complementari, come le policy governative, il finanziamento delle varie fasi di sviluppo, la creazione di nuove iniziative imprenditoriali e l’attrazione di investimenti dall’estero”.
La mission della Fondazione
Il team di esperti, sotto la vigilanza del ministero dello Sviluppo Economico, avrà il compito di sviluppare la filiera industriale biomedicale, affiancandolo così al precedente ruolo di stimolo per le attività di ricerca e trasferimento tecnologico in quattro settori di alta tecnologia.
Per raggiungere i suoi obiettivi potrà avvalersi del “Fondo per il trasferimento tecnologico”, nonché del nuovo “Fondo per la ricerca e lo sviluppo industriale biomedico”, del valore di 750 milioni, istituito con la Legge di bilancio.
Le mosse di Enea Tech e Biomedical saranno orientate a realizzare poli nazionali per la ricerca e lo sviluppo di farmaci e vaccini rafforzando, lungo tutta la filiera produttiva, le infrastrutture di ricerca, sperimentazione e produzione, come era stato previsto dal decreto Sostegni bis. Si tratta di una misura introdotta su volontà del ministro Giorgetti per favorire, sia in termini di capacità produttiva sia di trasferimento tecnologico, la collaborazione e la sinergia tra l’industria farmaceutica e i centri di ricerca presenti nel nostro Paese.