La proposta di Sawiris su Telecom Italia “non va respinta a priori”. Lo afferma Asati che in una nota sottolinea che la manifestazione di interesse “va esaminata alla luce di un piano strategico che indichi prima a quali progetti dedicare quelle ingenti risorse economiche”.
Secondo l’associazione dei piccoli azionisti di Telecom Italia se le risorse “venissero dedicate all’accelerazione della riduzione del debito, su cui l’attuale management sta ben operando, e all’acquisizione di nuove opportunità all’estero – in Brasile potrebbero esistere nuove opportunità (Gvt o altro) – potrebbero contribuire positivamente al conto economico del Gruppo analizzato anche il fatto che il mercato domestico è ormai alla saturazione”.
“La proposta di procedere ad un aumento di capitale dell’ordine di 2-3 miliardi di euro riservato ad un singolo, che rappresenta un valore superiore al controllo di Telco con i prezzi attuali di borsa, la vediamo, come appare sulla stampa, più come una scalata e non una soluzione da pubblic company – puntualizza Asati – Se si vuole procedere invece all’aumento riservato occorre naturalmente dichiarare il valore di sottoscrizione che per Asati deve essere superiore almeno a 1.2 euro tenendo presente la sottostima del valore effettivo che ha il titolo in borsa. Questa soluzione tra l’altro non penalizzerebbe nessuno degli azionisti attuali comprese le minorities uscite malconcie dalle due scalate a debito sulla societa’, che consegnarono la società al nuovo managment a fine 2007 con un debito “monstre” e contribuirebbe in maniera significativa all’accelerazione del rilancio del Gruppo”.
Un altro un fattore determinante da tener presente “è portare a termine la possibile decisione sullo scorporo della rete con la Cdp che servirebbe tra l’altro a rilanciare gli investimenti nelle nuove reti Ngn in Italia , dove Telecom Italia già sta operando ottimamente, ma accelerandone la realizzazione, con benefici sia sulla società sia sull’intero Paese”. A valle di questa decisione potrà essere esaminato il caso Sawiris e “Asati ritiene che i due progetti, qualora sia discusso il piano strategico operativo nel prossimo Cda del 7 dicembre potrebbero anche coesistere in maniera efficace e sinergica”.