Giovanni Sartor, professore ordinario di Informatica giuridica presso l’Università di Bologna e professore part-time di Informatica giuridica e Teoria giuridica presso l’European University Institute a Firenze, è entrato a far parte del Consiglio scientifico dell’European Research Council (Erc).
Con lui entrano nell’organo di governo dell’Erc altri due studiosi: Chryssa Kouveliotou, professore alla George Washington University, Washington DC, Stati Uniti e László Lovász, professore emerito all’Università Eötvös Loránd, Budapest, Ungheria.
I nuovi membri del Consiglio Scientifico – nominati dalla Commissione europea – resteranno in carica per quattro anni al posto di Margaret Buckingham, Michael Kramer e Barbara Romanowicz, i cui mandati sono scaduti.
Com’è composto il consiglio scientifico Erc
Il Consiglio Scientifico, composto da 22 illustri scienziati e studiosi che rappresentano la comunità scientifica europea, è l’organo di governo indipendente dell’Erc di cui definisce la strategia oltre a selezionare i valutatori della revisione tra pari. I nuovi membri sono stati selezionati da un Comitato di Identificazione indipendente, composto da sei illustri scienziati nominati dalla Commissione Europea e presieduti dal professor Carl-Henrik Heldin.
Il processo di selezione
Il processo di selezione ha comportato consultazioni con la comunità scientifica. “Non vediamo l’ora di accogliere i nuovi membri – dichiara la presidente dell’Erc Maria Leptin -. Questa aggiunta garantirà che il Consiglio scientifico indipendente dell’Erc, con i suoi ricercatori di spicco di tutte le discipline, continui a rappresentare la comunità scientifica in Europa in tutta l’ampiezza dei domini di ricerca. La formula vincente dell’Erc rimane: per gli scienziati, dagli scienziati”.
Il curriculum di Sartor
Giovanni Sartor – informa l’Erc – si è occupato di diritto, filosofia, Informatica e del loro binomio. Ha contribuito a stabilire il dominio dell’intelligenza artificiale e del diritto. Il suo lavoro ha avuto un impatto sostanziale sulla teoria giuridica, colmando il divario tra diritto e Informatica.
Ha conseguito una laurea in Giurisprudenza e un master in Informatica presso l’Università di Bologna e un dottorato di ricerca presso l’European University Institute di Firenze. È stato ricercatore presso il Consiglio Nazionale delle Ricerche, ha ricoperto la cattedra in Giurisprudenza presso la Queens University di Belfast e una cattedra Marie Curie in Teoria giuridica e Informatica giuridica presso l’European University Institute.
Attualmente è professore ordinario di Informatica giuridica presso l’Università di Bologna e professore part-time di Informatica giuridica e Teoria giuridica presso l’European University Institute. Ha pubblicato ampiamente su intelligenza artificiale e diritto, logica computazionale, teoria/filosofia giuridica e diritto delle tecnologie dell’informazione.
È stato presidente della International Association for Artificial Intelligence and Law. Ha partecipato a numerosi progetti di ricerca nazionali ed europei, è Principal Investigator per il progetto ERC Advanced CompuLaw.