Il 5G farà di Roma una smart city. È questo l’obiettivo, attuabile in due anni, discusso dal sindaco Roberto Gualtieri e dall’amministratore delegato di Inwit, Giovanni Fedrigo, intervenuti alla seconda tappa del TourFor5G, il racconto itinerante sul 5G organizzato da Inwit e da For (Fondazione ottimisti & razionali).
“Dotare Roma di un’infrastruttura digitale di nuova generazione è una delle priorità fondamentali per il rilancio della città“, ha detto il sindaco di Roma Capitale. Per una Capitale che unisce storia e modernità, il 5G è un’occasione da non perdere e una sfida “da costruire anche tramite il sistema di antenne diffuse, per ‘vestire’ la città di questa tecnologia di nuova generazione”, ha affermato Gualtieri. “Per questo lavoriamo a supporto degli operatori che devono realizzare le infrastrutture, con l’obiettivo di un concreto salto di qualità che renda possibile una seria digitalizzazione della pubblica amministrazione”.
Al centro del TourFor5G di Inwit ci sono i territori e le potenzialità del 5G, ai fini della piena attuazione degli obiettivi, contenuti anche nel Pnrr, per favorire la transizione digitale nel Paese.
Torri e antenne per digitalizzare le città
“Va dato atto a Roma Capitale di aver intrapreso un percorso di semplificazione, fondamentale per poter procedere alla piena digitalizzazione della città”, ha dichiarato Ferigo. “Con questo Tour, Inwit vuole costruire un’alleanza con i sindaci per accelerare nella realizzazione delle infrastrutture di rete 5G, non solo con le torri outdoor, ma anche con sistemi di antenne distribuite per le coperture indoor. Con il 5G, l’incredibile capacità di banda e la sicurezza intrinseca sarà possibile realizzare e gestire una rete IoT necessaria per consentire a Roma di diventare una smart city senza interventi invasivi e salvaguardando il valore storico e culturale della città”.
Roma smart city, anche nel centro storico
“Il 5G è una tecnologia veloce e sostenibile, con prestazioni migliori delle precedenti e che consuma in proporzione 10 volte in meno rispetto al 4G”, ha dichiarato Nicola Blefari Melazzi, Prof. Di telecomunicazione all’università Tor Vergata. “Non si tratta solo di un miglioramento, ma di un’abilitazione di nuovi processi. Il 5G può essere utile, per esempio, per il controllo del traffico o delle industrie, oppure per fare operazioni a distanza. Ma non ha senso parlare di servizi se non c’è l’infrastruttura, fondamentale per sviluppare al meglio la tecnologia“
“L’Amministrazione è culturalmente pronta ad accogliere soluzioni estremamente veloci. Centrale è il tema della distribuzione delle antenne per garantire l’accesso diffuso”, ha dichiarato Monica Lucarelli, assessore attività produttive e pari opportunità di Roma Capitale.
“Il centro storico di Roma è patrimonio Unesco. È importante che continui a darsi un’ampia prospettiva di sviluppo, configurarsi come smart city”, ha detto Lorenza Bonaccorsi, Presidente I° Municipio Roma Capitale.
Il TourFor5G di Inwit
Un “racconto itinerante” sul 5G: così Inwit definisce il suo “TourFor5G” che coinvolgerà sei città lungo tutto il territorio nazionale. Obiettivo illustrare la rilevanza delle infrastrutture digitali, le potenzialità del 5G e le sue concrete applicazioni sul territorio. A Napoli si è svolta la prima tappa lo scorso dicembre; dopo Roma seguiranno Firenze, Genova, Verona e Venezia.
Realizzato con la Fondazione Ottimisti & Razionali il tour punta a porre l’accento sulla centralità e l’importanza strategica dei singoli territori ai fini della piena attuazione degli obiettivi contenuti anche nel Pnrr, per favorire la transizione digitale nel Paese.
“Con il TourFor5G – dice Ferigo, Ad di Inwit – vogliamo proseguire nel nostro impegno per far conoscere la tecnologia di quinta generazione e l’importanza delle infrastrutture digitali nei territori. Ci interessa anche raccontare il 5G come fattore chiave per abilitare ecosistemi più sostenibili e per trasformare le nostre città in smart city dove servizi all’avanguardia, innovazione e attenzione alle esigenze delle comunità locali andranno a costituire gli asset portanti dello sviluppo urbano”.