Il governo accelera sul piano Italia 5G. Il ministro per la Transizione digitale, Vittorio Colao, ha annunciato che la prossima settimana andranno a gara i 2 miliardi stanziati per il programma.
“Il lancio della gara Italia 5G , previsto appunto a metà marzo, di sostenere e stimolare lo sviluppo di infrastrutture per i servizi wireless – ha spiegato in audizione al Senato sullo stato di attuzione del Pnrr – Questo bando prevederà sostanziosi incentivi per finanziare il rilegamento in fibra di siti e l’investimento per densificare aree che, al 2026, non sarebbero altrimenti coperte”.
Per quanto riguarda il Piano Italia a 1 Giga “sono già stati impegnati 3,8 miliardi destinati alle connessioni delle scuole e dei plessi sanitari”, ha ricordato.
“Con il piano Italia a 1 Giga pubblicato a gennaio, sul quale abbiamo avuto l’autorizzazione della Commissione europea sotto il profilo della compatibilità con il regime europeo degli aiuti di Stato si prevedono incentivi diretti alle imprese per i costi dell’infrastruttura per la copertura a banda larga di circa 7 milioni di civici in Italia – ha sottolineato – Ovviamente c’è la gara, quindi non conosco il risultato di quello che verrà proposto, ma ci aspettiamo che l’importante maggioranza di questi sia con copertura a fibra e la parte più remota o a minore densità abitativa abbia delle connessioni wireless comunque a banda ultralarga”.
“I piani Italia 1G e 5G e Scuole/Sanità sono interventi molto complementari e importanti per permettere al mercato di andare a realizzare le infrastrutture Bul di connessione fisse e mobili dove non andrebbero altrimenti (case, scuole, zone remote) – ha ricordato Colao – Questo è possibile grazie ai, 6,7 miliardi di incentivi in dotazione, che ci aspettiamo copriranno una parte rilevante degli investimenti privati richiesti. Prevediamo di concludere l’aggiudicazione dei bandi entro la fine di giugno, nel rispetto dei milestones europei. Per massimizzare l’efficacia degli investimenti in infrastrutture aggiungo oggi che sarà comunque essenziale anche agire sul lato della domanda. Mi è stata fatta in diverse commissioni questa domanda: ‘siamo sicuri che ci saranno le risorse dal punto di vista della domanda per le famiglie e per le imprese per realizzare queste infrastrutture?’ Credo che dovremo utilizzare al meglio gli strumenti già a disposizione ed individuandone di nuovi per sostenere i consumatori, soprattutto nelle aree più disagiate, ad adottare il servizio di connettività”.
Sprint anche alla PA digitale. “Stiamo lavorando all’integrazione dell’Anagrafe nazionale della popolazione residente con le informazioni relative all’iscrizione nelle liste elettorali, importante per rendere più facile e più immediata l’adesione, e il sostegno, da parte dei cittadini ai quesiti referendari e alle iniziative di legge popolare – ha spiegato Colao – Queste funzionalità verranno poi abilitate anche sulla piattaforma firme referendum, che sta per essere rilasciata non appena concludiamo l’iter regolamentare. Questo elemento consentirà poi anche di eliminare le tessere elettorali cartacee”. E a breve verrà attivato Spid per i minori mentre “dal 30 aprile il cambio di residenza sarà fattibile online.
“Abbiamo una dotazione finanziaria importante, la dotazione complessiva che ci è stata affidata è di poco meno di 20 miliardi includendo lo spazio, e poco più di 15 escludendo lo spazio. Di questa cifra ad oggi ne abbiamo già impegnata circa la metà: quindi circa 9,8 miliardi sono impegnati – ha voluto evidenziare il minstro – Questo è un dato rassicurante della capacità del Paese di spendere i fondi che all’inizio qualcuno metteva in dubbio”.
Ma secondo Colao per continuare su questa strada virtuosa serve rafforzare la collaborazione pubblico-privato. “L’investimento collettivo pubblico-privato e scelte più coraggiose sono ingredienti che ci permetteranno di realizzare il percorso intrapreso della transizione digitale e dei progetti legati ai fondi per la digitalizzazione del Pnrr”, ha concluso il ministro.