L'OPERAZIONE

Amazon, l’Antitrust Ue dà il via libera all’acquisizione di Mgm

La Commissione non ha riscontrato problemi di concorrenza per il deal da 8,45 miliardi di dollari con cui il colosso dell’e-commerce entrerà in possesso del catalogo di film degli studios Metro Goldwyn Mayer. Intanto l’azienda presenta i dati su occupazione e investimenti in Italia nel 2021: creati 4.500 posti di lavoro

Pubblicato il 16 Mar 2022

merger, digital

Le autorità di regolamentazione europee hanno autorizzato Amazon ad acquistare di Mgm, società madre degli studios cinematografici Metro Goldwyn Mayer. Secondo l’Antitrust, l’accordo non solleva alcun problema di concorrenza nel settore degli audiovisivi.

Sì a un deal da 8,45 miliardi di dollari

Il colosso dell’ecommerce aveva annunciato l’anno scorso l’intenzione di acquisire Mgm con un deal da 8,45 miliardi di dollari: l’obiettivo dichiarato era quello di potenziare il suo servizio di streaming video allargando il catalogo di contenuti. In base all’intesa raggiunta dalle due parti, quindi, Mgm metterà a disposizione di Amazon una libreria di film e show televisivi che aiuterà il gruppo a ridurre il divario con i competitor, a partire da Netflix e Disney+ su questi fronti.

Le ragioni del via libera

Più nello specifico, l’indagine della Commissione ha rilevato che l’accordo non ridurrebbe significativamente il livello di concorrenza “nei mercati europei, compresa la produzione di film e Tv, la fornitura all’ingrosso di canali televisivi e la fornitura al dettaglio di servizi audiovisivi”.

Mgm è uno degli studios più longevi di Hollywood, ma al momento, pur detenendo i diritti di personaggi di successo come James Bond, Rocky, RoboCop e Pantera rosa, secondo l’Antitrust “non è tra i migliori studi di produzione” e non può essere considerato un “must-have”. La Commissione non ritiene, dunque, che l’aggiunta dei nuovi contenuti di Mgm all’offerta Prime Video possa avere un impatto significativo sulla posizione di Amazon come fornitore di servizi di mercato.

E in Italia sono 4500 i posti di lavoro creati nel 2021

Nel frattempo Amazon ha annunciato di aver creato in Italia più di 4500 posti di lavoro a tempo indeterminato nel corso del 2021. Superando del 50% la stima fornita lo scorso giugno, oggi in Italia Amazon impiega più di 14 mila dipendenti a tempo indeterminato. L’azienda ha “più che raddoppiato il numero dei suoi dipendenti in Italia dalla fine del 2019, quando impiegava 6.900 persone”, si legge in una nota del gruppo.

“Il raddoppio dei posti di lavoro a tempo indeterminato in Italia negli ultimi due anni sottolinea il contributo alla ripresa economica del Paese attraverso il nostro Piano Italia”, commenta Mariangela Marseglia, Vp Country Manager Amazon.it and Amazon.es. “Il nostro sostegno alla crescita dell’economia italiana si concretizza nel supporto alle comunità locali attraverso sia la creazione di posti di lavoro qualificati in ognuno dei nostri 50 siti sul territorio, sia negli investimenti per la digitalizzazione delle Pmi. Le persone di talento che abbiamo assunto continueranno a sviluppare l’infrastruttura digitale e fisica che oggi supporta più di 18 mila piccole imprese italiane nel fornire prodotti e servizi a milioni di clienti in tutto il mondo. Le Pmi italiane che vendono su Amazon hanno creato più di 50 mila posti di lavoro come diretta conseguenza del loro rapporto con Amazon. Si è parlato molto di come l’ecommerce sia cresciuto durante i due anni della pandemia”, prosegue Marseglia, “ ma anche questi numeri dimostrano che tale crescita ha generato nuovi posti di lavoro di qualità, circa 100 mila tra diretti e indiretti, e ha contribuito alla crescita dell’economia del Paese in linea con gli obiettivi strategici del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. In questo contesto, i protocolli firmati nel 2021 rappresentano un’ulteriore prova del nostro impegno per instaurare un dialogo costruttivo e responsabile nel Paese in termini di relazioni industriali”.

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