L'INTERVISTA

Fwa, Eolo spinge sul Mezzogiorno. Pelizzaro: “Pnrr chance imperdibile”

L’operatore punta a presidiare un mercato che considera strategico per la crescita. L’Head of Business Unit Consumer: “Siamo impegnati in importanti investimenti infrastrutturali per rispondere all’incremento di domanda di connessione ultraveloce, sia per il mercato consumer sia per quello business”

Pubblicato il 04 Apr 2022

Andrea_Pelizzaro

Il Pnrr rappresenta un pilastro strategico per la ripartenza del Mezzogiorno, anche sul fronte delle reti ultraveloci. In questo contesto Eolo è in campo per sostenere i territori del Sud a sfruttare al meglio le opportunità del Piano. Ne parliamo con Andrea Pelizzaro, Head of Business Unit Consumer dell’operatore Fwa.

Pelizzaro, che ruolo ha il Mezzogiorno nella strategia di sviluppo di Eolo?

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, grazie agli interventi sulla connettività a banda ultra-larga, che per il 45% saranno destinati alle regioni del Sud Italia, rappresenta un’occasione unica per colmare il gap infrastrutturale e accelerare la transizione digitale del Mezzogiorno. Una transizione che è legata a doppio filo al suo rinascimento economico e a cui noi di Eolo vogliamo contribuire in maniera concreta. Sempre di più tutto il Sud sarà caratterizzato da un’importante crescita e noi di Eolo vogliamo contribuire in maniera concreta alla sua digitalizzazione. Crediamo che il mezzogiorno diventerà un mercato sempre più dinamico e presidiarlo al meglio sarà strategico anche per la crescita di Eolo. Per questo da tempo siamo impegnati in importanti investimenti infrastrutturali per rendere la nostra presenza in questi territori sempre più forte, così da poter rispondere all’incremento di domanda di connessione ultraveloce, sia per il mercato consumer che per quello business.

Che tipo di iniziative avete messo in campo nell’ultimo anno?

Tutto il Paese, con lo scoppio della pandemia, è stato caratterizzato da un aumento esponenziale della richiesta di banda ultra larga. Per far fronte a questo incremento, Eolo ha incrementato gli investimenti nella propria infrastruttura, con particolare attenzione verso il Sud Italia, territorio dove il problema del Digital Divide era ancora più acuto rispetto al resto del Paese. Questi investimenti hanno comportato una forte densificazione delle Bts di Eolo in tutte le regioni del Sud: solo negli ultimi tre mesi del 2021, ad esempio, sono state attivate oltre 77 antenne, potenziando la presenza di Eolo in oltre 1.250 comuni nelle regioni del meridione. Fra queste, in particolare, segnaliamo la Campania dove arriviamo oggi con connessione fino a 100 mega in 350 comuni, la Sicilia, con 159 comuni e la Sardegna con 113 comuni.  Al contempo abbiamo lavorato per espandere la nostra rete commerciale, e siamo arrivati a contare più di 750 partner nel Sud Italia sui 3 mila complessivi in tutto il Paese. Una rete specializzata e che conosce bene le esigenze del cliente è infatti altamente strategica per operare nel modo migliore e favorire il radicamento territoriale che, da sempre, è un tratto distintivo del modo in cui Eolo conduce il business. I numeri della nostra rete confermano ulteriormente l’importante crescita registrata da Eolo negli anni, e ribadiscono il nostro ruolo come uno fra i principali operatori nel campo delle telecomunicazioni a livello nazionale.

Ci sono in cantiere investimenti futuri?

Certo, stiamo implementando la nostra struttura in tutte le regioni del Sud per completare la copertura e intensificare la nostra presenza. L’obiettivo è quello di riuscire a garantire connettività professionali e robuste così come facciamo nelle aree storiche dalle quali proveniamo, garantendo così un accesso democratico ad internet ad intere comunità, dalle pubbliche amministrazioni, ai singoli consumatori fino al mondo delle Imprese di qualsiasi dimensione.  Per riuscire a farlo Eolo ha infatti emesso nei mesi scorsi un bond da 375 milioni di euro, a cui si aggiunge un ulteriore agreement di 125 milioni con l’obiettivo è portare internet ultra  veloce a tutti, anche a chi vive in aree montuose o in piccoli comuni di periferia, tutti quei luoghi, dunque, che spesso sono trascurati dagli altri operatori perché considerati a perdita di mercato e, di conseguenza, spesso emarginati. Questi investimenti vanno a sommarsi ai 150 milioni di euro che Eolo ha investito da inizio della pandemia proprio allo scopo di potenziare la sua infrastruttura in tutto il Paese.

Che ruolo svolge Fwa nel processo di crescita del Mezzogiorno?

La tecnologia Fwa di Eolo gioca un ruolo molto rilevante per il percorso di crescita e digitalizzazione del Mezzogiorno. L’accesso alla banda ultralarga, infatti, è oggi imprescindibile per permettere alle aziende di essere competitive su un mercato sempre più globale. Se osserviamo le analisi del Mise, che ci dicono che il 15% delle imprese italiane risulta a rischio estromissione dal mercato a seguito della difficoltà a resistere alla selezione operata dall’avanzamento delle nuove tecnologie, ci accorgiamo della concreta urgenza che caratterizza il percorso di digitalizzazione oggi. Per questo le diverse tecnologie a disposizione devono concorrere tutte insieme per completare questo percorso nel modo migliore e nel minor tempo possibile, dotando il Paese di reti ad altissima capacità (Vhcn) così come previsto anche dal nuovo Codice Europeo delle Comunicazioni Elettroniche.

Cioè?

Una prima considerazione in questo senso è proprio infrastrutturale: la messa a terra del cavo per la fibra ottica, oltre avere costi elevati e tempistiche lunghe, risulta quasi impraticabile in zone montuose o con simili caratteristiche orografiche. Per questo è fondamentale puntare su tecnologie complementari in grado di garantire il raggiungimento degli obiettivi di copertura a 1 Giga su tutto il territorio nazionale. Se la fibra è l’ideale per connettere le città, l’Fwa – Fixed Wireless Access – lo è per altre aree. Sarà cruciale, quindi, conformarsi al principio di neutralità tecnologica che ispira le politiche europee e nazionali e non cadere in errori del passato, favorendo alcune tecnologie e discriminandone altre.

Cosa intendete per digitalizzazione democratica?

Intendiamo un processo di potenziamento della rete e delle infrastrutture che sia inclusivo verso tutti i territori, a prescindere dalle loro caratteristiche orografiche. Eolo nasce 16 anni fa proprio a questo scopo e questa missione di crescita collettiva è inscritta nel suo Dna. Eolo è infatti una Società Benefit, che si pone fra gli obiettivi proprio la creazione di valore per tutti gli stakeholders lungo la filiera e per tutti i territori, le comunità e le istituzioni con cui collabora. Proprio per concretizzare questo percorso di digitalizzazione democratica, Eolo si impegna in prima linea per rispondere ad alcuni dei punti dell’agenda Onu 2030: l’obiettivo 8, per promuovere la piena occupazione e condizioni di lavoro dignitose, e incentivare il progresso scientifico-tecnologico e la stabilità sociale; l’obiettivo 9 per la creazione di infrastrutture resilienti per un processo di industrializzazione inclusivo e sostenibile; l’obiettivo 11 per contribuire a rendere sostenibili e inclusive le città, contrastando anche situazioni di instabilità dovute alla concentrazione di popolazione; l’obiettivo 17 che promuove la cooperazione tra governi e aziende e tra le aziende stesse per l’identificazione di visioni e principi comuni per agire a livello coordinato al fine di raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile.

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