L’Ofcom ha pubblicato lo schema di consultazione pubblica sull’utilizzo degli “spazi bianchi” (white spaces) sullo spettro Uhf riservato al digitale terrestre televisivo. Gli spazi bianchi sono le porzioni di spettro non utilizzate e non occupate da alcun soggetto licenziatario, che si trovano fra una frequenza e l’altra assegnata al broadcasting televisivo. L’obiettivo dell’Agcom inglese è chiudere in breve la consultazione e approvare un regolamento, da sottopporre all’Ue, per varare l’utilizzo degli spazi bianchi nel paese entro il 2013.
Sarà compito dell’industria delle tlc fornire le specifiche tecniche dettagliate dei protocolli di comunicazione wireless fra dispositivi, e i protocolli di comunicazione fra dispositivi e database.
“Dal broadband in aree rurali al Wi-Fi, la tecnologia dei “white spaces” ha diversi utilizzi potenziali e offre significative opportunità di innovazione e business in Uk”, ha detto il ceo dell’Ofcom Ed Richards. “Si tratta di un approccio nuovo di utilizzare lo spettro, che consente riciclare gli spazi inutilizzati nell’etere”, aggiunge Richards, che considera i white spaces come una risorsa preziosa per combattere lo spectrum crunch al quale si va incontro con la crescente fame di banda legata alla diffusione di massa di smartphone e tablet sul mercato.
L’Ofcom ha fatto sapere che le tecnologie su white spaces non hanno bisogno di licenza, anche se il loro utilizzo per trasmettere non sarà possibile prima del via libera dell’Authority, che gestirà in autonomia il database delle frequenze per garantire l’assenza di interferenze sulle frequenze utilizzate.
Al termine della consultazione pubblica fissato il 10 gennaio, l’Ofcom condividerà con la Commissione Europea la proposta di regolamento per dispositivi white spaces. Ci sarà poi un’attesa di tre mesi per consultare gli stati membri dell’Ue, ma secondo l’Ofcom l’uso degli spazi bianchi nel Regno Unito potrebbe partire entro la fine del 2013.
Fattore chiave per sfruttare gli spazi bianchi è la gestione delle potenziali interferenze degli utenti televisivi sulla banda Uhf. L’Ofcom manterrà per sé il ruolo di gestire le funzioni necessarie per evitare l’impatto delle interferenze. In particolare, l’Authority manterrà il controllo dei database in grado di segnalare la presenza di spettro disponibile sugli spazi bianchi e di allocarla ai dispositivi e agli apparati abilitati.
L’utilizzo dello spettro disponibile sulle frequenze a 600 Mhz (550606 Mhz) è stata l’oggetto di una precedente consultazione sulla strategia Uhf.
L’anno scorso una consultazione in tema di geolocalizzazione ha concluso che gli apparati tecnologici esenti da licenza potrebbero autorizzare l’utilizzo dei white spaces televisivi, a patto che non irradino su frequenze specifiche e con potenze trasmesse dai database sugli spazi bianchi della tv che rispondono ai criteri dell’Ofcom.
L’Ofcom sta studiando l’utilizzo dei white spaces dal 2007. Test sul possibile utilizzo degli spazi bianchi sono stati condotti l’anno scorso a Cambridge e a Bute, in Scozia. Un possibile utilizzo degli spazi bianchi riguarda l’estensione del Wi-Fi nelle zone rurali. Un utilizzo che potrebbe estendere l’uso della banda larga mobile a 2 milioni di abitanti nel Regno Unito.