IL DECRETO

E-fattura, e-payment e banche dati PA: ecco le nuove misure per il Pnrr

Via libera dal Cdm al provvedimento che mira ad accelerare il raggiungimento degli obiettivi del Piano: fatturazione elettronica obbligatoria per i forfettari sopra i 25mila euro e nuove sanzioni per gli esercenti senza Pos. Via al portale nazionale contro il lavoro nero. Nasce 3-I Spa, la software house pubblica degli enti centrali

Pubblicato il 14 Apr 2022

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Il decreto Pnrr 2 spinge la transizione digitale. Il Cdm ha approvato, salvo intes,  il decreto legge  che mira all’accelerazione del raggiungimento di specifici obiettivi del Piano nazionale di ripresa  e resilienza.

E-fattura e pagamenti digitali

Dal 1° luglio scatta l’obbligo di fatturazione elettronica anche per i contribuenti forfettari che applicano la flat tax al 15% su redditi fino a 65mila euro. Viene abolita l’esenzione per le Partite Iva che applicano il regime forfettario, con un periodo transitorio per l’applicazione delle sanzioni (per il terzo trimestre del periodo d’imposta 2022, per fatture elettroniche emesse entro il mese successivo a quello dell’operazione) ed una esclusione dall’obbligo di e-fattura per i forfettari fino a 25mila euro.

Si anticipano al 30 giugno, rispetto alla precedente scadenza del 2023 , le nuove sanzioni per commercianti, autonomi e professionisti che non accettano pagamenti digitali o con Pos: la multa aumentata del 4% del valore della transazione. Previsto anche l’obbligo di invio al Fisco di tutti gli scontrini relativi ad operazioni con pagamento digitale.

La banca dati contro il lavoro nero

Su proposta del Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Andrea Orlando, nasce il Portale nazionale di contrasto al lavoro sommerso che accentra in un’unica banca dati i risultati delle attività di vigilanza in materia di lavoro sommerso esercitate dai diversi organi ispettivi.

“Al fine di una efficace programmazione dell’attività ispettiva nonché del monitoraggio del fenomeno del lavoro sommerso su tutto il territorio nazionale – si lehhe nel decreto – le risultanze dell’attività di vigilanza svolta dall’Ispettorato nazionale del lavoro, dal personale ispettivo dell’Inps, dell’Inail, dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di finanza sulle violazioni in materia di lavoro sommerso, nonché in materia di lavoro e legislazione sociale, confluiscono in un portale unico nazionale gestito dall’Ispettorato nazionale del lavoro denominato Portale Nazionale del Contrasto al Lavoro Sommerso”.

Il Portale sostituisce ed integra le banche dati esistenti attraverso le quali l’Ispettorato nazionale del lavoro, l’Inps e l’Inail condividono le risultanze degli accertamenti ispettivi. Nel portale, al quale accedono le amministrazioni che concorrono alla sua alimentazione, confluiscono i verbali ispettivi nonché ogni altro provvedimento consequenziale alla attività di vigilanza, ivi compresi tutti gli atti relativi ad eventuali contenziosi istaurati sul medesimo verbale. Si tratta di un ulteriore tassello per rafforzare il contrasto al lavoro sommerso portato avanti dal ministero guidato da Andrea Orlando.

Nelle scorse settimane il Ministro Orlando ha insediato il tavolo tecnico per l’approvazione del Piano nazionale di lotta al lavoro sommerso che rientra tra gli interventi previsti dal Pnrr nella parte di competenza del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Il Tavolo tecnico avrà tempo fino al 15 ottobre 2022 per elaborare il Piano nazionale, che dovrà poi essere adottato entro la fine di quest’anno, tramite un apposito Decreto Ministeriale. Il Tavolo tecnico garantirà nei prossimi mesi la corretta e puntuale elaborazione del Piano nazionale per la lotta al lavoro sommerso e fra le varie funzioni delineerà un’opportuna strategia d’indirizzo dell’attività ispettiva; studierà forme e modalità concrete di denuncia da parte dei lavoratori costretti a lavorare in condizioni di lavoro irregolare e favorirà il dialogo e la collaborazione con le parti sociali. Lo rende noto l’Ufficio stampa del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.

Sprint alla PA digitale

Assunzioni solo tramite inPA. Dal 1 luglio 2022 l’accesso ai concorsi per le assunzioni a tempo determinato e indeterminato nelle amministrazioni pubbliche avverrà esclusivamente registrandosi al portale inPA.gov.it. Successivamente il ricorso al portale sarà esteso a Regioni ed enti locali con modalità che saranno definite in un decreto del ministro per la Pubblica amministrazione, previa intesa in Conferenza Unificata. Si prevede, inoltre, una semplificazione procedurale dei concorsi e norme specifiche per ampliare l’uso di inPA anche per individuare le commissioni esaminatrici dei concorsi, il conferimento di incarichi per il Pnrr e la nomina dei componenti degli Organismi indipendenti di valutazione . Assessment anche nei concorsi per il personale non dirigenziale.

Nei concorsi per il personale non dirigenziale si prevede l’espletamento di almeno una prova scritta e sempre di una prova orale, che comprenda l’accertamento della conoscenza di almeno una lingua straniera. Come già stabilito per i dirigenti, è prevista l’introduzione di sistemi di valutazione basati sulle competenze e sulle attitudini (assessment).

Per l’assunzione di profili specializzati, oltre alle competenze devono essere valutate le esperienze lavorative pregresse e pertinenti. Concorsi, delega ad aggiornare il Dpr 487/1994 Per il pieno conseguimento delle milestone e dei target del Pnrr e per consentire il traguardo M1C1-58 con scadenza giugno 2023, è affidato a un Dpr, da adottarsi entro il 31 dicembre 2022 su proposta del ministro per la Pubblica amministrazione, il compito di operare una revisione organica del Dpr 487/1994 sui concorsi pubblici. Etica pubblica, codice di comportamento esteso ai social network Il decreto prevede l’aggiornamento del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici introducendo, in particolare, una sezione dedicata all’utilizzo dei social network per tutelare l’immagine della Pa. Si stabilisce, inoltre, lo svolgimento di un ciclo di formazione sui temi dell’etica pubblica e del comportamento etico per i neoassunti, la cui durata e intensità sono proporzionate al grado di responsabilità. Parità di genere, largo alle azioni positive.

Per dare effettiva applicazione al principio della parità di genere nell’accesso, nelle progressioni di carriera e nel conferimento degli incarichi apicali, le amministrazioni possono prevedere nei bandi misure che attribuiscono vantaggi specifici al genere meno rappresentato. I criteri di discriminazione positiva devono essere proporzionati allo scopo da perseguire e adottati a parità di qualifica da ricoprire e di punteggio conseguito nelle prove concorsuali. Mobilità orizzontale: avvisi su inPA, limitazioni comandi e distacchi.

Si prevede una revisione del quadro normativo che regola la mobilità orizzontale nella Pa, a partire dalla creazione di un sistema di pubblicità unico e trasparente con gli avvisi per tutti i posti disponibili nelle amministrazioni centrali e locali, che saranno inseriti in un’apposita sezione del Portale del reclutamento inPA.

I dipendenti pubblici interessati alle posizioni vacanti potranno presentare apposita domanda tramite il portale. In arrivo, poi, restrizioni significative all’uso di mezzi alternativi di mobilità (ossia comandi e distacchi), per renderli eccezionali e rigorosamente limitati nel tempo. Introdotte nuove disposizioni per il personale impiegato in organismi internazionali o dell’Unione europea.

Sono previste ulteriori misure abilitanti per garantire la più efficace e tempestiva attuazione degli interventi previsti dal Pnrr, tra cui l’utilizzo dei 48 milioni non impegnati dal finanziamento del progetto dei 1.000 esperti per la semplificazione e ulteriori misure per il conferimento di incarichi professionali a esperti esclusivamente attraverso il Portale InPA.

Potenziamento Formez PA. Per assicurare la piena attuazione degli interventi di transizione inclusi nel Pnrr legati al superamento dell’emergenza formativa digitale, ecologica e amministrativa dei dipendenti della Pubblica amministrazione, è assegnato a Formez PA un contributo di 60 milioni, finanziato con un’anticipazione di spesa del ministero dell’Economia.

Rafforzamento Scuola Nazionale dell’Amministrazione. Viene rafforzata con misure specifiche la Scuola Nazionale dell’Amministrazione, con particolare riguardo alle risorse umane, finanziarie e organizzative. È prevista la possibilità di istituire poli formativi su tutto il territorio nazionale.

Costituzione società 3-I Spa. Inail, Inps e Istat costituiscono una società a capitale interamente pubblico, finalizzata allo sviluppo, manutenzione e gestione di soluzioni software e di servizi informatici a favore delle pubbliche amministrazioni centrali. Il capitale sociale della società è interamente sottoscritto e attribuito a Inps, Inail e Istat.

Il consiglio di amministrazione della società è composto da cinque membri, di cui uno nominato dal Presidente del Consiglio dei ministri o dal Ministro delegato per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale, con funzioni di presidente e uno nominato dal Ministro del lavoro e delle politiche sociali. I restanti tre membri sono designati, uno ciascuno, dagli Istituti di cui al comma 1, tra gli appartenenti al proprio personale dirigenziale,e sono nominati con decreto delle rispettive amministrazioni vigilanti.

Agenzia Spaziale Italiana, cambia la governance

Rafforzare e razionalizzare la guida e l’efficienza dell’Asi, l’Agenzia spaziale italiana, Nel decreto si spiega che la riforma della governance ha l’obiettivo, viene spiegato, di semplificare e accelerare la realizzazione sia dei progetti in materia spaziale e aerospaziale attribuiti all’agenzia, sia dei programmi di ricerca coordinati dal ministero dell’Università. La norma prevede che sia il presidente del Consiglio “o il ministro o sottosegretario delegato” a esercitare “i poteri di indirizzo, coordinamento, programmazione e vigilanza” dell’Asi, mentre al ministero dell’Università e della ricerca eserciterà “poteri di indirizzo strategico limitatamente all’attivita’ di ricerca scientifica svolta dall’Asi”.

“Nello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze è istituito un Fondo per il finanziamento dell’Agenzia Spaziale Italiana, destinato alla copertura delle spese di funzionamento e gestione dell’Asi. Le risorse del predetto Fondo sono trasferite al bilancio autonomo della Presidenza del Consiglio dei ministri per essere assegnate all’Autorita’ delegata per le politiche spaziali e aerospaziali.

“Il Presidente del Consiglio, in sede di distribuzione del Fondo, assegna priorita’ alle risorse destinate ad obbligazioni derivanti da programmi internazionali. Sono esclusi dalla determinazione del fabbisogno i programmi in collaborazione con l’Esa ed i programmi realizzati con leggi speciali”. Per le proprie attivita’ l’Asi presenta, inoltre, una relazione semestrale al presidente del Consiglio.

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