Amazon negli Stati Uniti aggiunge un 5% alle commissioni per i merchant che usano i suoi servizi di fulfillment per tenere conto dell’aumento dei prezzi del carburante e dell’inflazione. L’aumento scatterà tra due settimane.
Il supplemento si applicherà a tutti i tipi di prodotti stoccati e spediti dai centri logistici di Amazon partire dal 28 aprile, afferma il colosso dell’e-commerce in una nota ai venditori che è stata visualizzata da Cnbc.com. La nuova commissione è “passibile di modifiche”.
La decisione di Amazon evidenzia l’impatto dello scenario macroeconomico e geopolitico, in particolare la guerra in Ucraina, sulle attività imprenditoriali. Resta da vedere se saranno i alla fine i consumatori a pagare i rincari sui prezzi di spedizione e quali saranno le ripercussioni sui volumi delle vendite online.
Scenario incerto, impossibile prevedere i costi
Amazon riscuote già una commissione dai venditori che utilizzano il servizio Fulfillment by Amazon o Fba, ovvero per usufruire della sua logistica: tenere il loro inventario nei magazzini di Amazon e far spedire gli articoli acquistati sulla piattaforma.
Circa l’89% degli oltre 2 milioni di venditori di Amazon ha utilizzato Fba nel 2021, secondo un rapporto di Jungle Scout.
“Nel 2022, ci aspettavamo un ritorno alla normalità con l’allentamento delle restrizioni dovute al Covid-19 in tutto il mondo, ma il carburante e l’inflazione hanno presentato nuove difficoltà”, ha affermato un portavoce di Amazon. “Non è ancora chiaro se questi costi legati all’inflazione aumenteranno o diminuiranno, o per quanto tempo persisteranno, quindi, anziché una modifica permanente delle tariffe, utilizzeremo per la prima volta un supplemento per carburante e inflazione, un meccanismo ampiamente utilizzato dai fornitori della logistica”.
Rincari per tutta la filiera delle consegne
Amazon, del resto, non è l’unica azienda americana ad aver alzato i prezzi per le consegne. Lo stesso colosso di Seattle ha sottolineato che il suo supplemento carburante e inflazione è di 24 centesimi per unità, inferiore al supplemento carburante applicato da Ups, pari a 42 centesimi, e a quello di FedEx di 49 centesimi, scattati dal 21 marzo.
Oltre al caro energia, Amazon ha altri grattacapi da affrontare: i suoi lavoratori stanno riuscendo ad organizzarsi tramite un sindacato dedicato, l’Amazon Labor Union. La rappresentanza unitaria è da sempre osteggiata dall’azienda, ma ha da poco messo a segno una storica vittoria nella sede logistica di Amazon a Staten Island, New York. Qui i dipendenti hanno votato sì all’adesione al sindacato. Il presidente Joe Biden ha salutato con favore la notizia, affermando che “La scelta di unirsi a un sindacato appartiene solo ai lavoratori. Amazon, attenzione, stiamo arrivando”.