IL PIANO

5G, via alla consultazione Agcom per l’armonizzazione delle frequenze

Al centro le modalità di utilizzo della banda 24.25-26.5 GHz e l’estensione della durata dei diritti d’uso esistenti per i servizi wireless

Pubblicato il 15 Apr 2022

OpenSignal 5G

5G, un passo in più per l’Italia nel percorso di armonizzazione delle frequenze in banda 26 GHz per l’implementazione dei nuovi servizi. Agcom pubblica infatti la delibera che prevede la consultazione pubblica per definire le regole di utilizzo della porzione bassa 24.25 – 26.5 GHz dello spettro radio e la relativa proroga dei diritti d’uso esistenti attualmente impiegati per servizi Wll.

Via alla consultazione pubblica

Si tratta di un processo simile già applicato per le frequenze Wll in banda 28 GHz, nella porzione 27.5 – 29.5 GHz, a cui di recente, a dicembre 2021, l’Agcom ha dato al Mise il parere favorevole alla proroga dei diritti d’uso dopo la consultazione pubblica che avviata a ottobre 2021.

Per quanto riguarda le frequenze in banda 26 GHz, queste fanno parte delle frequenze indicate dall’Unione Europea per l’implementazione della tecnologia 5G, e in questo senso una porzione della parte alta, cioè 26.5 – 27.5 GHz, è stata già assegnata agli operatori telefonici italiani nel corso dell’asta 5G nazionale.

Per la parte bassa della banda, che comprende 2.25 GHz nella porzione 24.25 – 26.5 GHz, il Piano Nazionale di Ripartizione delle Frequenze ha finora previsto, nella versione al momento ancora vigente, una diversa normativa tecnica, che consente l’implementazione dei sistemi (Wireless Local Loop) utilizzati nell’ambito del servizio fisso.

Verso il 5G

Il processo di armonizzazione comunitaria finalizzato all’utilizzo con tecnologia 5G prevede dunque modalità tecniche di impiego differenti da quelle originarie Wll utilizzate nella porzione bassa 24.5 – 26.5 GHz.

Gli operatori che in Italia detengono i diritti d’uso di questa porzione di spettro 26 GHz hanno presentato nei mesi scorsi delle istanze con cui hanno avanzato richieste di proroga dei propri diritti d’uso esistenti sia nella banda in esame 24.5-26.5 GHz (scadenza fissata al 31 dicembre 2022), molte delle quali riferite a un’estensione di sette anni, dunque con la richiesta di nuova scadenza al 31 dicembre 2029.

Tuttavia, l’ultimo decreto milleproroghe del 30 Dicembre 2021 ha stabilito che per la banda 24.25 – 26.5 GHz gli operatori hanno la possibilità di richiedere una proroga fino al 31 dicembre 2024 dei diritti d’uso Wll esistenti, pertanto di 24 mesi rispetto alla scadenza attuale, avanzando una specifica domanda entro il 30 aprile 2022.

Così facendo, le precedenti richieste di proroga dei diritti d’uso non sono più valide o comunque andrebbero integrate seguendo le nuove norme.

Ridefinizione dello spettro radio

Agcom punta a una ridefinizione dell’utilizzo della porzione di spettro 24.25 – 26.5 GHz, così da fornire al mercato gli “attesi elementi di certezza” sia in merito alla continuità degli usi attuali, per i quali è richiesta o sarà richiesta la proroga, sia in merito alla possibilità di pianificare e implementare le nuove reti e servizi di tipo 5G.

Le comunicazioni di risposta alla consultazione pubblica dovranno essere inviate entro il termine di 30 giorni dalla data di pubblicazione della delibera.

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