I documenti d’identità digitale rappresentano la digitalizzazione di un documento d’identità fisica e stanno diventando sempre più vitali; a tal proposito, un nuovo studio di Juniper Research ha rilevato che, globalmente, il numero di utenti che useranno documenti d’identità digitale supererà i 6,5 miliardi entro il 2026, dai 4,2 miliardi del 2022, e che le digital identity cards, in cui i dettagli digitali vengono caricati all’interno della carta d’identità, saranno utilizzate, invece, da oltre 4 miliardi di persone in tutto il mondo nel 2026, dai 2,5 miliardi del 2022.
Questa espansione, di oltre il 50%, è stata sicuramente accelerata dalla pandemia da Coronavirus Covid-19 e riflette sempre di più la crescente importanza della digital identity.
La ricerca, dal titolo Digital Identity: Key Opportunities, Regulatory Landscape & Market Forecasts 2022-2026, ha rilevato che la facilità e l’uguaglianza di accesso sono fattori critici per l’uso dell’identità digitale nei servizi governativi.
Questa digitalizzazione in corso è un prerequisito per molte iniziative digitali all’interno dell’eGovernment e consentirà una significativa abilitazione digitale nei prossimi cinque anni.
La coautrice della ricerca Damla Sat ha anche spiegato che le carte d’identità hanno avuto dei problemi in alcuni paesi a causa della privacy, ma restano comunque un meccanismo consolidato per la digitalizzazione della identità personale.
Se l’accesso di terze parti è indirizzato correttamente, le carte d’identità possono essere al centro del mercato dell’identità digitale, ma devono essere supportate da solidi processi.
La ricerca, infatti, ha rilevato che, poiché le frodi nell’e-commerce sono molto diffuse, i servizi governativi non possono ignorare l’importanza dei procedimenti di verifica in quanto i documenti emessi dal governo sono fondamentali per i processi di identità.
Qualsiasi compromissione di questi documenti è molto pericolosa e certamente l’identità digitale verificata, in cui le identità sono confermate come autentiche utilizzando credenziali verificabili, rimane vitale per migliorare la mitigazione delle frodi.
Pertanto, i governi che emettono documenti d’identità digitale devono sempre collaborare con le aziende che forniscono i servizi di verifica, i quali riescono a offrire diversi scenari per tutti i casi d’uso, altrimenti gli stessi governi non riusciranno a prevenire le varie possibilità di frodi.