Il possibile arrivo di nuovi investitori in Telecom Italia “credo sia un tema che vada affrontato seriamente”. Lo ha detto Gabriele Galateri di Genola, presidente di Generali che ha una quota in Telco, la controllante di Telecom, in occasione della cerimonia in Quirinale per insignire 25 Cavalieri del Lavoro. Quanto alla prossima scadenza del Cda di Telecom il 6 dicembre, Galateri ha aggiunto che “in tutte le cose bisogna fare riflessioni opportune quando i dossier sono preparati e completi per essere discussi. Non siamo ancora a questo stadio, non abbiamo ancora elementi definitivi, vedremo se al Consiglio ci saranno”, ha aggiunto.
Nelle scorse settimane il magnate egizio Naguib Sawiris, ha avanzato una proposta, valdida fino a fino anno, per entrate nel capitale di Telecom Italia. Sul piatto c’è stata anche l’ipotesi – poi sementita – di un possibile interesse di Vito Gamberale, numero uno del fondo F2i, che avrebbe avanzato ai vertici di Mediobanca e Intesa Sanpaolo una proposta per sottoscrivere un aumento di capitale in Telco, la holding di controllo di Telecom Italia. Gamberale sarebbe stato pronto a iniettare liquidità e l’importo si aggirerebbe fra i 500 e i 750 milioni (con prezzo a premio rispetto agli attuali valori di Borsa). Di conseguenza Telco avrebbe le risorse per seguire un aumento da 2,2-3,3 miliardi lanciato al piano di sotto, quello di Telecom Italia – si legge nell’articolo – che potrebbe permettere di portare avanti una strategia di crescita non solo in Italia. La notizia è stata però smentita dal portavoce di Gamberale: “Si tratta di notizie destituite di ogni fondamento”, ha detto.