LA PIATTAFORMA

Concorsi pubblici, il portale inPA a disposizione dei Comuni entro l’anno

Gli enti locali potranno lanciare le selezioni tramite il “LinkedIn” della pubblica amministrazione. A disposizione 6mila profili professionali e una mappa nazionale delle opportunità di lavoro

Pubblicato il 26 Apr 2022

renato-brunetta

Il nuovo portale nazionale del reclutamento “inPA” (www.inpa.gov.it), progetto di cui il ministro Brunetta si dice “molto orgoglioso, perché incarna la nuova pubblica amministrazione”, è pronto a diventare realtà: entro la fine di quest’anno, è da qui che i Comuni potranno infatti gestire direttamente le proprie selezioni. Lo ha annunciato lo stesso Ministro della pubblica amministrazione sull’ultimo numero della rivista “Comunicare magazine” di Anci, spiegando anche che il servizio, realizzato dal Dipartimento della funzione pubblica in collaborazione con Almaviva, avrà un doppia valenza: da un lato, una mappa delle opportunità di lavoro nella Pa, alle quali ci si potrà candidare con un clic, dall’altro un vero e proprio strumento attivo di selezione.

Banca dati di 6 milioni profili professionali

“A marzo del 2021 ho sintetizzato in Parlamento le mie linee programmatiche in un nuovo alfabeto (a come accesso, b come buona amministrazione, c come capitale umano), presupposto indispensabile per il successo della d di digitalizzazione – afferma Brunetta nell’articolo -. Quell’abc è diventato realtà: concorsi sbloccati e digitalizzati, assunzioni, semplificazioni, rinnovi contrattuali, formazione”. E, soprattutto, il nuovo portale: “Un servizio – continua il Ministro – che raccoglie una banca dati di 6 milioni di profili professionali e consente di estendere le ricerche di personale ai 16 milioni di iscritti a LinkedIn Italia, grazie a una partnership virtuosa. Mai le amministrazioni pubbliche avevano potuto contare su un database così ampio e moderno per reclutare professionisti e alte specializzazioni. Per costruire il ‘LinkedIn della pubblica amministrazione’ ho sottoscritto nove protocolli d’intesa con Ordini e associazioni di professionisti. Avvicinare alla Pa mondi tradizionalmente diffidenti o lontani, come quello delle professioni tecniche (ingegneri, architetti, geologi, informatici, statistici), fondamentali per l’attuazione del Pnrr, è parte integrante della rivoluzione”.

Al portale il Premio Agenda digitale 2021

“Il portale ha visto la luce in tempi record – spiega ancora Brunetta -: ad agosto ha debuttato in via sperimentale con la possibilità di registrarsi; a fine novembre sono stati pubblicati i primi avvisi per selezionare i 1.000 professionisti ed esperti per la semplificazione delle procedure complesse nelle regioni. In sei giorni sono state raccolte oltre 61mila candidature, gli incarichi sono stati affidati in meno di un mese. A febbraio il portale ha vinto il “Premio Agenda digitale per il 2021, sezione Attuazione Agenda digitale, assegnato dall’Osservatorio Agenda digitale della School of Management del Politecnico di Milano, battendo perfino il sistema green pass del ministero della Salute. Semplice, accessibile e innovativo: inPa è il prototipo della digitalizzazione nel sistema pubblico”, conclude Brunetta. “E, nel tempo, svilupperà nuove funzionalità, accreditandosi sempre di più come la porta d’accesso alla pubblica amministrazione, in grado di ospitare anche il fascicolo del dipendente, che conterrà lo ‘storico’ di ogni lavoratore pubblico, dalla mobilità alla formazione”.

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