“Nel mondo del cloud stiamo assistendo a un’evoluzione dell’offerta, guidata dal fatto che circa il 70% dei clienti enterprise utilizza uno o più cloud, e una parte consistente di questa fetta di mercato ne utilizza più di tre. Il nostro compito è capire quale sia la soluzione migliore per coniugare la grande offerta che caratterizza il mercato con la necessità di semplificazione che è la principale soluzione per il contenimento dei costi. Per questo la nostra proposition è passata dal ‘cloud first’ al ‘cloud smart’, per una gestione sempre più automatizzata”. Lo ha detto Claudia Angelelli, senior manager solution engineering di VMware a Telco per l’Italia, l’evento CorCom-Digital360.
Un passaggio dell’intervento di Angelelli ha riguardato anche le prospettive delle pratiche di lock-in nel settore: “Capita che le aziende abbraccino servizi che non rispondano esattamente alle loro esigenze di business, in termini di costi o di prestazioni, e in queste situazioni fare un passo indietro è di solito complicato. In VMware abbiamo invece deciso di puntare sulla flessibilità e sulla semplicità, mettendo a disposizione dei nostri clienti un’unica infrastruttura di gestione”. Una scelta che aiuta i player che scelgono il cloud anche in termini di competenze: “E’ importante avere persone formate e skillate, e l’automazione consente di ridurre l’errore umano. Inoltre, utilizzare un unico sistema di gestione riduce le criticità: la nostra telco cloud platform va in questa direzione, mentre in collaborazione con Dell abbiamo sviluppato una configurazione che oggi è in fase di testing per replicare i servizi in automatico, in poco tempo e su larga scala, consentendo agli operatori di concentrarsi sul loro core, la progettazione e il testing”.
Anche nel campo del cloud il tema dei consumi energetici è particolarmente sentito: “Al Vwworld abbiamo annunciato che diventeremo carbon free dal 2030, e siamo in partnership con altri player per raggiungere questo obiettivo. VMware telco cloud platform ci consente di controllare costi e ottimizzare le performance, utilizzando al meglio gli spazi fisici nei data center – conclude Angelellli – ottimizzando i costi grazie anche all’analisi delle performance”.