Google e Facebook rafforzano il proprio impegno sul versante della pubblicità e del marketing online, da una parte – nel caso di Big G – contrastando gli annunci ingannevoli e puntando sulla navigazione sicura degli utenti, dall’altra implementando una serie di nuove funzionalità – nel caso di Meta – per consentire alle piccole imprese di migliorare la propria comunicazione con i clienti anche su Instagram e Whatsapp.
Ma partiamo da Google, che ha appena pubblicato il proprio nuovo rapporto annuale sulle pubblicità ingannevoli, per dare vita a un’operazione trasparenza su cosa sta fecendo per garantire agli utenti una navigazione sicura e annunci affidabili sulle proprie piattaforme, soprattutto in un momento delicato come quello attuale, tra la coda della pandemia e il conflitto in Ucraina.
Dal report emerge che nel 2021 sono stati limitati oltre 5,7 miliardi ed eliminati 3,4 miliardi di annunci che violavano le policy di Google. Attività che ha comportato anche la sospensione di più di 5,6 milioni di account di inserzionisti per violazione delle policy, il triplo rispetto al 2020. Google ha inoltre bloccato la pubblicazione di annunci su oltre 1,7 miliardi di pagine e su 63.000 siti di publisher con violazioni “pervasive” o “eclatanti”.
“Sebbene questo rapporto riguardi solo il 2021 – scrive in un blog post aziendale Scott Spencer, VP of Product Management, Ads Privacy and Safety di Google – vogliamo condividere un aggiornamento su come abbiamo risposto alla guerra in Ucraina, tema rilevante per tutti nel mondo, ma anche per le persone che in Google lavorano all’applicazione delle norme. Siamo intervenuti rapidamente vietando gli annunci che traggono profitto o sfruttano la situazione. Questo intervento si aggiunge alle nostre policy già esistenti che vietano la pubblicazione di contenuti che incitano alla violenza o negano il verificarsi di eventi tragici e che vengono usati per monetizzare attraverso le nostre piattaforme. Abbiamo adottato anche diverse misure per sospendere la maggior parte delle nostre attività commerciali in Russia – prosegue – inclusa la sospensione della pubblicazione degli annunci in Russia e degli annunci di inserzionisti con sede in Russia, nonché la sospensione della monetizzazione dei media finanziati dallo stato russo sulle nostre piattaforme”. “Finora – sottolinea Spencer – abbiamo bloccato oltre 8 milioni di annunci in base alla nostra politica sugli eventi sensibili e, in aggiunta, abbiamo rimosso annunci da più di 60 siti finanziati dallo Stato russo sulle nostre piattaforme”.
Quanto all’anno in corso, “continueremo ad affrontare le aree di abuso sulle nostre piattaforme e sulla nostra rete per proteggere gli utenti e aiutare inserzionisti e publisher a essere credibili. Fornire maggiore trasparenza e controllo sugli annunci che le persone vedono è una parte importante per raggiungere questo obiettivo. La nostra nuova funzione ‘Informazioni su questo annuncio’ – conclude Spencer – è stata introdotta a livello globale per aiutare le persone a capire perché viene mostrato un annuncio e quale inserzionista lo ha pubblicato. Possono anche segnalare un annuncio se ritengono che violi una delle nostre norme o bloccare un annuncio a cui non sono interessati”.
Dal canto suo Meta ha introdotto una serie di nuovi strumenti per migliorare le comunicazioni tra le piccole imprese e i loro clienti, oltre a nuove funzionalità per identificare lead di qualità superiore. “Ogni settimana, più di 1 miliardo di utenti si connettono con un account aziendale, attraverso i servizi di messaggistica di Meta e il 71% degli adulti a livello globale afferma di voler comunicare tramite messaggi con le aziende, nello stesso modo in cui comunica con amici e familiari – si legge in un blog post della società – Ecco perché Meta sta utilizzando la sua esperienza nella messaggistica “da persona a persona” per semplificare e migliorare le comunicazioni tra utenti e aziende attraverso Facebook, Instagram e WhatsApp. Tutti i nuovi strumenti pubblicitari e di messaggistica sono progettati per permettere alle piccole imprese di ottenere risultati migliori per quel che riguarda la ricerca di clienti e lead di qualità superiore, il miglioramento delle vendite e una maggiore soddisfazione dei clienti a costi inferiori”.
Ma quali sono le novità introdotte dalla casa fondata da Mark Zuckerberg? Si parte dalla creazione di inserzioni native: le aziende possono sfruttare la creazione di annunci nativi direttamente nell’app WhatsApp Business, senza dover più passare tra diverse app per completarli. E’ inoltre possibile applicare filtri ai contatti su Facebook: “con l’introduzione delle domande a scelta multipla, per gli utenti che compilano il modulo interattivo delle inserzioni per acquisizione contatti – spiega Meta – oggi le aziende possono filtrare i lead di bassa qualità”. Meta ha inoltre messo in campo flessibilità delle creatività e aggiornamenti ai moduli per l’acquisizione di contatti: “le aziende possono ora fornire maggiori informazioni sulla loro attività – spiega la società – attraverso il modulo interattivo adesso arricchito con immagini e testo”.