“Più web per l’industria”. Questo il “manifesto” per il
rilancio del made in Italy secondo Ennio Lucarelli, vice presidente
vicario di Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici con
delega “Tecnologie digitali per le imprese”, nel quadro di
Industria 2015 nuovo incarico dopo i tre anni trascorsi alla guida
di Assinform. “È innegabile l’importanza dell’IT per la
crescita e l’innovazione dell’industria italiana. Confindustria
ha acceso i riflettori sul tema, in particolare ponendo grande
attenzione al progetto Industria 2015”.
Il 5 settembre è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale (n.
206) il decreto del ministero dello Sviluppo Economico relativo al
bando per la concessione di agevolazioni a favore di programmi di
ricerca, sviluppo e innovazione nell'ambito del progetto di
innovazione industriale Nuove Tecnologie per il Made in Italy.
“Una buona notizia”, commenta Lucarelli. “Dopo un lungo
periodo di stop l’iniziativa riprende a marciare. È positivo il
fatto che sia stata finalmente completata la prima fase di
valutazione dei progetti presentati nell’area “made in Italy”
nell’ambito di Industria 2015, molti dei quali prevedono proprio
l’adozione di tecnologie digitali”.
Ma il cammino italiano è ancora lungo e ricca l’agenda dei
lavori. “Servono finanziamenti e il lancio di un programma
specifico per le nuove tecnologie digitali – sostiene Lucarelli
-. L’obiettivo è aiutare le imprese italiane a competere sul web
2.0 e 3.0 con le imprese internazionali più lontane, ad accedere
ad applicazioni, servizi e infrastrutture di rete di nuova
generazione, condizioni abilitanti per raggiungere i propri
clienti, ad acquistare i propri semilavorati e materiali anche on
line”.