A sostegno dell’imprenditoria femminile il Ministero dello sviluppo economico ha rifinanziato con 200 milioni di euro le misure agevolative Imprese On (Oltre Nuove imprese a tasso zero), a supporto della creazione di piccole e medie imprese e auto imprenditoria, e Smart&Start, a supporto di startup e Pmi innovative, destinando per ciascuna linea di intervento 100 milioni di euro.
Si completa così il quadro di interventi previsti dal ministro Giancarlo Giorgetti nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza, che ha stanziato per le misure in favore della creazione, sviluppo e consolidamento di imprese guidate da donne un ammontare complessivo di 400 milioni di euro.
Obiettivo del Mise è quello di sostenere almeno 2400 imprese femminili, agevolando la realizzazione di progetti imprenditoriali innovativi, supportando le startup femminili attraverso attività di mentoring, assistenza tecnico-manageriale e misure per la conciliazione vita-lavoro, creare un clima culturale favorevole che valorizzi l’imprenditorialità femminile attraverso misure di accompagnamento, monitoraggio e campagne di comunicazione.
Domande dal 19 maggio
Le domande per le agevolazioni previste da Imprese On e Smart&Start potranno essere presentate a partire dal prossimo 19 maggio. Sarà inoltre possibile finanziare anche i progetti già presentati dal 1 febbraio 2020 che rispettino i requisiti indicati dal Pnrr. Per le misure sono previste agevolazioni con finanziamenti a tasso zero e contributi a fondo perduto.
Riguardo al Fondo impresa femminile sempre il 19 maggio alle 10 verrà aperto lo sportello online per l’invio delle domande di incentivo relative a nuove imprese o costituite da meno di 12 mesi.
Startup innovative: solo il 13,2% è a prevalenza femminile
Nel quarto trimestre 2021 le startup innovative iscritte alla sezione speciale del Registro delle Imprese risultavano 14.077, con un capitale sociale in aumento rispetto al terzo trimestre (+24,5 milioni di euro, +2,68%), attestatosi in media a circa 65mila euro a impresa. Guardando alla composizione delle compagini sociali, le startup innovative con una prevalenza femminile – ossia, in cui le quote di possesso e le cariche amministrative sono detenute in maggioranza da donne – sono 1.854, il 13,2% del totale: incidenza nettamente inferiore rispetto al 20,8% osservato prendendo in esame l’universo delle neo-società di capitali.
Le startup innovative in cui almeno una donna è presente nella compagine sociale sono 6.036, il 42,8% del totale: una quota anch’essa inferiore, seppur in minor misura, a quella fatta registrare dalle altre nuove società di capitali (45,0%).
Le startup innovative a prevalenza giovanile (under 35) sono 2.641, il 18,8% del totale. Si tratta di un dato di tre punti percentuali superiore rispetto a quello riscontrato tra le nuove aziende non innovative (15,4%).