Prysmian ha registrato un primo trimestre da record: i ricavi ammontano a 3,677 miliardi, pari a una crescita organica dell’11,4, l’ebitda adjusted è balzato a 288 milioni (+35,2%), l’utile netto di gruppo a 126 milioni (+65,8%).
“È stato un avvio d’anno eccellente con ricavi e redditività record”, commenta il ceo Valerio Battista. “Business portfolio ben bilanciato e differenziazione del footprint geografico, insieme all’efficienza nella gestione della supply chain, si confermano come driver di resilienza e crescita. I segmenti di business Energy e Telecom, in particolare, continuano a registrare performance robuste, consentendoci di contrastare l’impatto della dinamica inflattiva, anche grazie a scelte di crescita selettiva. Nel segmento Projects, dove nel solo primo trimestre abbiamo acquisito nuove commesse per oltre 1,4 miliardi, è prevista una accelerazione delle attività nel secondo semestre. Possiamo quindi guardare con fiducia agli obiettivi che ci siamo dati per l’intero esercizio 2022, prevedendo un Ebitda adjusted nella parte alta del range comunicato al mercato”.
Battista ha confermato la prospettiva di una forte e crescente spinta dalla transizione energetica, che già nel 2021 ha determinato un aumento dei progetti di interconnessione assegnati annualmente, dai circa 3 miliardi del 2020 agli 8 miliardi del 2021, trend destinato a durare nel tempo. “Abbiamo tecnologia e assets nonché una organizzazione ben disegnata per confermare la nostra leadership e quota di mercato”
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