8 lotti a Open Fiber, 6 a Tim: la gara dal circa 3,7 miliardi per portare la banda ultralarga nelle aree grigie grazie ai fondi del Pnrr, si chiude a favore della wholesale company guidata da Mario Rossetti. L’aggiudicazione formale è attesa a giorni ma l’esito è frutto della seduta pubblica dei giorni scorsi che si è tenuta in casa Infratel – manca solo la bollinatura da parte della Commissione preposta.
Il punteggio tecnico ha prevalso sull’offerta economica
Stando a quanto risulta a CorCom sarebbe stato il punteggio dell’offerta tecnica a prevalere nell’ambito dell’affidamento e non il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa. Sia Tim sia Open Fiber si sarebbero candidate quasi per tutti i lotti in gara. E sempre stando quanto risulta a CorCom il potenziale va al di là dei numeri civici mappati e inseriti nel computo: chi realizzerà le infrastrutture nelle aree a sussidio pubblico potrà realizzare anche quelle commerciali intersecate.
9 Regioni a Open Fiber per un controvalore di oltre 2 miliardi
Puglia (lotto2), Toscana (lotto 6), Lazio (lotto 7), Sicilia (lotto 8), Emilia-Romagna (lotto 9) Campania (lotto 10), Friuli Venezia Giulia-Veneto (lotto 12) e Lombardia (lotto 13) sono le Regioni che vanno a Open Fiber per un controvalore di 2.051 milioni di contributo pubblico massimo erogabile.
10 Regioni a Tim per un controvalore di 1,5 miliardi
Sardegna (lotto 1), Abruzzo, Molise, Marche e Umbria (lotto 3), Piemonte, Liguria e Val d’Aosta (lotto 4), Calabria Sud (lotto 5), Calabria Nord-Cs (lotto 11) e Basilicata (lotto 14) sono le Regioni che vanno a Tim per un controvalore di 1.560 milioni di contributo pubblico massimo erogabile.
Resta fuori il lotto 15 per le provincie di Trento e Bolzano
Iter a parte per quel che riguarda le province di Trento e Bolzano raggruppate nel lotto 15 per un controvalore di risorse massime a disposizione per 34,4 milioni: come ha puntualizzato il ministro della Transizione digitale Vittorio Colao nei giorni scorsi il lotto in questione è ancora in fase di gara ma non è chiaro se perché né Tim né Open Fiber si siano fatte avanti.
I lotti e gli importi economici
Tim si aggiudica la gara per la connettività del Piano Wi-Fi
Tim si è aggiudicata la gara per fornire connettività alla rete wi-fi realizzata da Infratel nei Comuni italiani. Lo rende noto la in-house del Mise guidata da Marco Bellezza. La gara è stata aggiudicata sulla base dell’offerta economicamente più vantaggiosa (5 le offerte pervenute) su una base d’asta complessiva di 9,4 milioni di euro pari a un valore unitario di 40 euro al mese per ogni punto di connettività. L’importo aggiudicato ammonta a 3.9 milioni, comprensivo degli oneri per la sicurezza. L’accordo quadro avrà una durata di 36 mesi.
Accordo commerciale Tim-Open Fiber, ecco i dettagli
Oggi in una nota ufficiale Tim e Open Fiber hanno annunciato il perimetro dell’accordo commerciale. Come anticipato da CorCom l’accordo ha un valore superiore ai 200 milioni di euro e “prevede che Open Fiber acquisti da FiberCop il diritto d’uso (Iru) per infrastrutture aeree e collegamenti d’accesso alla casa del cliente – si legge nella nota – Al tempo stesso, Tim si impegna a mettere a disposizione dei propri clienti nelle aree bianche la fibra ottica di Open Fiber. Ciò consentirà di attivare su rete Open Fiber almeno 500mila clienti che chiederanno di utilizzare la tecnologia Ftth (Fiber To The Home)”.
L’accordo “permetterà, inoltre, a Open Fiber di accelerare significativamente le fasi di costruzione della rete (creation) e di attivazione delle connessioni (delivery) nelle aree bianche, in linea con gli obiettivi del piano industriale approvato lo scorso 3 dicembre, che riserva alle aree in concessione una parte significativa delle risorse disponibili. Più efficienza nell’utilizzo delle infrastrutture e del fattore lavoro significa non solo accelerare la cablatura del Paese dove già prevista, ma anche liberare risorse da destinare agli ulteriori piani di sviluppo previsti dal Pnrr”.
“Sono orgoglioso per questo accordo, che rappresenta un ulteriore passo avanti nell’esecuzione della nostra strategia di valorizzazione degli asset – commenta l’Ad di Tim Pietro Labriola -. Grazie a questa operazione creiamo una nuova fonte di ricavi, generando valore per il Gruppo e i suoi azionisti. L’accordo rappresenta, inoltre, una risposta concreta all’esigenza di connettività di cittadini, imprese e Amministrazioni locali che fino ad oggi non hanno avuto accesso alle opportunità e ai benefici del digitale. Questa partnership dimostra, infine, quanto sia fondamentale avere un dialogo aperto e collaborativo con gli altri operatori, in un mercato sempre più competitivo e strategico per il Paese”.
Da parte sua Mario Rossetti, Ad di Open Fiber evidenzia che “l’intesa raggiunta che apre una nuova pagina di costruttiva collaborazione nell’interesse reciproco e del Paese. Si tratta, infatti, di un accordo reso ancora più significativo dall’attuale contesto caratterizzato da scarsità di manodopera e aumento dei prezzi delle materie prime: rendere gli investimenti più rapidi ed efficienti è non solo razionale ma anche necessario. In particolare, le aree bianche sono per noi il punto focale su cui si concentra l’attività dell’azienda, considerando i rilevanti impatti socio-economici che derivano dalla riduzione del digital divide nelle aree interne, attraverso la realizzazione del Piano Bul”.