INNOVAZIONE

Smart energy, Lombardia e Basilicata adottano il “modello” Enea

Il sistema Pell al centro dei bandi lanciati dalle due Regioni per la digitalizzazione degli impianti di pubblica illuminazione. Obiettivo la raccolta di dati, rilevazioni, diagnostica dei consumi energetici e l’analisi delle prestazioni dei servizi strategici della PA

Pubblicato il 13 Mag 2022

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Il sistema Pell di Enea per l’illuminazione pubblica si fa largo in Italia (e non solo). La Regione Lombardia ha scelto infatti la piattaforma “Public Energy Living Lab” come standard per la digitalizzazione degli impianti di pubblica illuminazione nel bando per la realizzazione della banca-dati cartografica regionale. Stessa scelta da parte della Regione Basilicata che ha appena previsto in un bando in scadenza il 26 maggio un censimento in accordo alla specifiche Pell per tutti gli impianti dei 131 Comuni lucani.

I bandi lanciati dalle Regioni

La Regione Lombardia ha adottato il sistema Enea di illuminazione pubblica che consiste nella digitalizzazione degli impianti, oltre a uno standard nazionale di conoscenza, monitoraggio e valutazione del servizio.

La procedura della Basilicata prevede invece l’affidamento del servizio di realizzazione del catasto pubblica illuminazione inclusa la realizzazione di un censimento in accordo alla specifica Pell IP e l’esecuzione di diagnosi energetiche e auditing sugli impianti di pubblica illuminazione presenti nel territorio dei 131 comuni della Regione Basilicata di proprietà dei Comuni e delle Province.

“Il database geotopografico è un vero archivio unico centralizzato che organizza, valida e mette in relazione tra loro diversi dati geografici relativi a molteplici livelli informativi: dall’idrografia agli acquedotti, dalle strade agli edifici fino all’illuminazione”, sottolinea la responsabile scientifica del progetto Pell, Laura Blaso, ricercatrice Enea del Laboratorio Smart Cities and Communities.

Pell al servizio delle smart city

“L’iniziativa della Regione Lombardia è la riconferma dell’importante ruolo strategico che il Pell di Enea – spiega ancora Blaso – ricopre nel mettere a sistema un servizio di digitalizzazione coerente e conforme alle reali necessità di aggiornamento dei database geotopografici regionali e nazionali e nell’implementazione di un asset informativo, pubblico e interoperabile, per la standardizzazione e l’ottimizzazione delle informazioni relative alle infrastrutture strategiche nazionali. Ci auguriamo che altre Regioni possano seguire l’esempio della Lombardia, avviando un processo di  riorganizzazione urbana in chiave smart city”.

L’espansione della piattaforma

Nato nel 2019 come prima banca dati dei consumi degli impianti di pubblica illuminazione, il progetto Pell è stato scelto dall’Agenzia per l’Italia Digitale come l’unico standard nazionale di riferimento del settore. Inoltre promuove lo stesso modello gestionale per la mappatura delle infrastrutture pubbliche energivore, come ospedali e scuole, sempre attraverso l’adozione di standard minimi di conoscenza su scala nazionali che consentano un monitoraggio del sistema in chiave digitale.

Nel 2019 il Pell è sbarcato anche in Europa, diventando best practice per la digitalizzazione dei dati delle infrastrutture pubbliche energivore nell’ambito del progetto Elise del Centro comune di ricerca della Commissione europea. Inoltre, il modello è stato implementato anche in Algeria nel quadro del programma Ue per la cooperazione internazionale EuropeAid.

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