ANTEPRIMA CORCOM

Cybersecurity e smart working, imprese italiane preoccupate per il futuro

Secondo una ricerca di A10 Networks ben il 95% delle organizzazioni ha mostrato alti livelli di timore per tutti gli aspetti della resilienza digitale. Per diminuire l’impatto dei cyberattacchi, il 32% delle aziende ha adottato il modello “zero trust” negli ultimi 12 mesi e il 13% intende passare all’azione da qui a un anno

Pubblicato il 08 Giu 2022

digitale-digital-transformation-innovazione

Zero Trust, cloud e lavoro a distanza guidano la resilienza digitale. Lo rileva l’Enterprise Perspectives 2022, lo studio di A10 Networks visionato in anteprima da CorCom, che rivela le sfide e le priorità delle organizzazioni aziendali nell’odierna era post-pandemica, mentre impariamo a convivere con la pandemia COVID-19 e come ciò stia plasmando i futuri requisiti tecnologici.

Delle 250 organizzazioni aziendali intervistate nell’Europa meridionale (Italia e Francia), ben il 95% ha mostrato alti livelli di preoccupazione per tutti gli aspetti della resilienza digitale aziendale.

I livelli complessivi di preoccupazione sono stati più elevati per quanto riguarda la resilienza nell’affrontare le perturbazioni future, la garanzia che il personale si senta supportato qualsiasi stile di lavoro desideri adottare, la disponibilità a integrare nuove tecnologie e l’ottimizzazione degli strumenti di sicurezza per garantire un vantaggio competitivo, con il 97% degli intervistati che ha dichiarato di essere preoccupato o molto preoccupato per tutti questi aspetti. Inoltre, le aziende italiane e francesi si sono dichiarate estremamente preoccupate per gli accessi da remoto negli ambienti ibridi, dimostrando elevata consapevolezza sull’importanza di bilanciare sicurezza e accesso dei dipendenti alle applicazioni vitali dell’impresa.

Il cloud privato è l’ambiente preferito

L’aumento del traffico di rete ha aggravato le sfide che gli intervistati si trovano ad affrontare, con l’86% delle organizzazioni aziendali dell’Europa meridionale che hanno registrato un aumento dei volumi del traffico di rete negli ultimi 12 mesi. Aumento che nei due Paesi è risultato del 53%, leggermente superiore alla media mondiale del 47%.

Alla domanda sulla ripartizione prevista del loro futuro ambiente di rete, il 79% delle organizzazioni aziendali dell’Europa meridionale ha dichiarato che sarà basato sul cloud con il 26% che ha indicato il cloud privato come ambiente preferito. Tuttavia, non sono rassicurati dai loro fornitori di servizi cloud, con il 40% che dichiara che non riescono a soddisfare i loro SLA.

Le minacce informatiche sono in aumento

Senza dubbio, l’intensificarsi del panorama delle minacce sta causando molte preoccupazioni: rispetto ad altre aree, gli intervistati italiani e francesi si sono dimostrati più preoccupati per la perdita di dati e beni sensibili in caso di violazione dei dati dovuta a un attacco informatico. Altre preoccupazioni riguardano il ransomware, i potenziali tempi di inattività o di blocco in caso di attacco DDoS e l’impatto che questo avrebbe su marchio e reputazione.

In risposta a queste preoccupazioni, la ricerca ha evidenziato un evidente spostamento verso approcci Zero Trust, con il 32% delle organizzazioni aziendali del Sud Europa che ha dichiarato di aver già adottato un modello Zero Trust negli ultimi 12 mesi e il 13% che intende adottarlo nei prossimi 12.

La nuova normalità può assomigliare alla vecchia normalità

Sebbene si sia verificato un cambiamento infrastrutturale per supportare il lavoro distribuito da casa e da remoto, il 70% delle organizzazioni aziendali dell’Europa meridionale afferma che tutti o la maggior parte dei dipendenti lavoreranno in ufficio nel lungo periodo, rispetto a una media del 62% in tutte le regioni intervistate. Solo l’11% afferma che una minoranza o nessun dipendente lavorerà dall’ufficio e la maggior parte sarà in remoto. Questo dato è in contrasto con le previsioni di un passaggio epocale a un’azienda perennemente ibrida, con i professionisti delle applicazioni e delle reti che si aspettano il riaffermarsi della vecchia normalità.

“Il mondo è cambiato irrevocabilmente – ha commentato Giacinto Spinillo, Regional Sales Manager – e il ritmo della trasformazione digitale si è accelerato oltre le aspettative. Tuttavia, mentre superiamo la modalità di crisi, le organizzazioni sono ora focalizzate sulla resilienza digitale, sul passaggio al cloud e su come rafforzare le proprie difese. È evidente la necessità di aiutare i dipendenti a lavorare nel modo in cui si sentono più a loro agio.  E stiamo assistendo al progressivo passaggio a modelli Zero Trust. Il ritorno all’ambiente d’ufficio potrebbe essere dovuto alla forte ansia che i professionisti dell’IT nutrono nei confronti della sicurezza, del cloud e degli aspetti di resilienza e continuità digitale, nonché della capacità dei loro sistemi informatici di farvi fronte”.

Le priorità di investimento

In termini di priorità di investimento, le tecnologie blockchain sono indubbiamente diventate maggiorenni: il 37% delle organizzazioni italiane e francesi ha dichiarato di averle implementate negli ultimi 12 mesi. Inoltre, il 36% dichiara di aver implementato tecnologie di deep observability e connected intelligence, oltre che di intelligenza artificiale e machine learning.

È interessante notare che, alla domanda su quale sia la tecnologia più critica per la resilienza aziendale nel prossimo anno, i dispositivi IoT per aiutare le funzioni aziendali hanno ottenuto il punteggio più alto, seguiti dall’intelligenza artificiale, dall’apprendimento automatico e dalle tecnologie blockchain.

Guardando al futuro, è probabile che l’adozione di iniziative di cybersecurity aumenti, compresi i modelli Zero Trust. Ci si aspetta un’implementazione più diffusa, man mano che le organizzazioni aziendali comprenderanno i vantaggi che ne derivano. Dallo studio emerge chiaramente quanto sia improbabile che la pressione sulle imprese dell’Europa meridionale si allenti nei prossimi anni.

“Con l’intensificarsi delle minacce, le ricadute post-pandemiche, l’attuale conflitto Russia-Ucraina, per non parlare dell’aumento dei prezzi dell’energia e dell’inflazione ha concluso Spinillo – le organizzazioni imprenditoriali devono prendere in considerazione davvero molti aspetti. Per affrontare questi problemi, le aziende devono continuare a investire in tecnologie moderne, come Zero Trust, che permettano l’automazione e la protezione, insieme a un equilibrio tra difesa e agilità per un’infrastruttura sempre più multifattoriale”.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Iniziative
Analisi
Social
Video
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati