Agcom interviene contro le applicazioni “cash for sms“, che consentono ai privati titolari di contratti di telefonia mobile di cedere, dietro compenso, gli sms non consumati. Tali sms sono poi utilizzati dalle società che gestiscono le applicazioni per fornire servizi di messaggistica aziendale, in violazione della normativa vigente.
Le attività di vigilanza condotte dall’authority sulle app “Cash4Sms”, “SimCash.io”, “Coinbox” e “SmsCashback” hanno evidenziato che” tali applicazioni, riconducibili a società prive di un titolo abilitativo per fornire servizi di comunicazione elettronica in Italia, consentono agli utenti finali di servizi mobili e personali di cedere, dietro compenso, gli sms non utilizzati nell’ambito delle offerte sottoscritte con i rispettivi operatori. Tali quantitativi di sms sono poi utilizzati dalle medesime società per servizi di messaggistica aziendale che le stesse forniscono con modalità non conformi alla legislazione vigente, nonché alle delibere dell’Autorità”.
Il fenomeno, fornito da soggetti non autorizzati, genera diverse criticità e ha spinto Agcom ad adottare un piano di interventi di contrasto.
L’intervento di Agcom contro il “cash for sms”
La prima criticità segnalata dall’Agcom nelle applicazioni “cash for sms” è la violazione del contratto tra l’utente privato e il gestore telefonico. Inoltre, le società che gestiscono le applicazioni inviano gli sms con il numero telefonico degli utenti finali che glieli hanno venduti. Di conseguenza, la responsabilità del contenuto dei messaggi inviati è dei titolari del numero. Infine, i gestori delle applicazioni non pagano i dovuti prezzi di terminazione degli sms.
Il piano di interventi di contrasto adottato da Agcom per contrastare il fenomeno prevede il blocco delle applicazioni “Cash4Sms”, “SimCash.io”, “Coinbox” e “SmsCashback” individuate in base alle attività di vigilanza, ai sensi dell’articolo 98-decies, comma 2, del Codice delle comunicazioni elettroniche.
Inoltre, il piano prevede una serie di impegni per gli operatori.
Gli impegni per gli operatori mobili
Le telco dovranno monitorare gli effetti delle misure adottate ed informarne costantemente l’Agcom.
Gli operatori devono anche informare tutti gli utenti sulla natura illecita di tali pratiche ed i rischi connessi all’adesione a tali iniziative (es. blocco della Sim da parte del gestore per utilizzo anomalo). Per gli operatori è specificamente previsto l’impegno “ad adottare apposite iniziative di comunicazione dirette ai propri clienti e agli utenti in generale, quali ad esempio banner o pagine dedicate al tema sui propri siti web, sms informativi, ecc., che informino i consumatori sulla natura illecita di tali servizi e sui rischi connessi all’adesione a tali iniziative”.