“Un altro passo nella direzione di garantire alla PA efficienza, efficacia, produttività e misurazione della performance”: sono queste le parole con cui il ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, accompagna il debutto del portale per i Piao, i Piani integrati di attività e organizzazione. In questo modo saranno “superati – dice ancora il ministro – la pletora degli strumenti di programmazione a favore di un disegno organico e integrato della strategia di ciascun ente. Programmare meglio per funzionare meglio”.
Piao, “corsia veloce” per gli adempimenti
Attraverso il portale Piao gli enti potranno inserire i loro Piani integrati di attività e organizzazione e trasmetterli al Dipartimento della Funzione pubblica per la pubblicazione. Per agevolare le amministrazioni nella registrazione dei referenti abilitati a operare sul portale e nel caricamento dei Piani sono disponibili un video tutorial e un servizio di help desk dedicato.
Nel dettaglio, lo strumento prevede la soppressione degli adempimenti assorbiti nel Piao: disposizioni di coordinamento, che si rendono necessarie nonostante la nuova qualificazione dell’intervento normativo. Inoltre si prevede che il Dipartimento della funzione pubblica e l’Anac (per la disciplina sulla prevenzione della corruzione e per la trasparenza) effettuino una attività di monitoraggio sull’effettiva utilità degli adempimenti richiesti dai piani non inclusi nel Piao, all’esito della quale provvedere alla individuazione di eventuali ulteriori disposizioni incompatibili con la disciplina introdotta.
Da dove nasce l’innovazione
Arriva così al traguardo la svolta introdotta con il decreto legge n. 80/2021 che ha istituito il Piao, il piano unico integrato che assorbe, come previsto dal Dpr n. 81 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 151 del 30 giugno 2022, molti dei documenti di programmazione che finora le amministrazioni pubbliche erano tenute a predisporre annualmente: performance, fabbisogni del personale, parità di genere, lavoro agile, anticorruzione.
A completare il quadro normativo è intervenuta anche la firma – da parte del ministro Brunetta, e, per il concerto, del ministro dell’Economia, Daniele Franco – del decreto ministeriale che definisce i contenuti e lo schema tipo del Piano, nonché le modalità semplificate per la sua adozione da parte degli enti con meno di 50 dipendenti.