“Negli ultimi tre anni abbiamo assistito a un’esplosione degli attacchi informatici e quindi c’è bisogno di rispondere a picchi estremi con estrema responsabilità e competenza. La scarsità di risorse è un tema serio, bisogna spingere sulla formazione evitando improvvisazioni”: è quanto ha evidenziato Fabrizio Rosina, Ceo & Cto di 7Layers – la cybersecurity company italiana acquisita al 70% da Fastweb -in occasione della giornata-seminario per i Senior Leader delle Forze Armate organizzata dal Casd, il Centro Alti Studi per la Difesa, il massimo organo di studi e formazione degli alti ufficiali delle Forza Armate italiane.
L’unica azienda ospitata al meeting del Casd
Un’occasione importante per l’azienda italiana – unica cybersecurity company ospitata al meeting del Casd – che è riuscita nel giro di pochissimi anni a diventare una vera e propria eccellenza anche internazionale. Fondata nel 2012 vanta sedi operative in Italia (Firenze e Torino), negli Usa, in Sud America e Asia e, soprattutto, continua a rilanciare su investimenti e assunzioni per rafforzare il proprio know how tecnologico e dare supporto alla sfida nazionale della cybesecurity che si è fatta ancor più stringente dallo scoppio del conflitto in Ucraina. “È stata una splendida occasione per confrontarci, con molti dei più alti ufficiali del Paese, su alcune tematiche riguardanti leadership, strategie e tecnologie. E di come, molte volte, schemi consolidati possano non interpretare al meglio le mutevoli esigenze delle nuove sfide”, sottolinea Sergio Dornelles, Chief Bdo & Public Affairs di 7Layers.
Competenze, capacità “predittiva e agilità le chiavi del successo
“Siamo riusciti in questi anni a crescere e ad ottenere la fiducia degli interlocutori innanzitutto grazie alle competenze con persone iperskillate e non a caso e abbiamo in gestione diverse infrastrutture critiche”, ha detto Rosina alla platea dei partecipanti. Le competenze sono uno degli ingredienti di una ricetta di successo che passa anche attraverso la capacità “predittiva” e l’agilità in termini di execution. Caratteristiche che hanno consentito a 7Layers di piazzarsi negli ultimi 5 anni nella classifica del Financial Times delle 1000 Fastest-Growing Companies a livello europeo, prima fra le cybersecurity company.
“L’altro elemento che ci caratterizza e ci distingue dai competitor e la capacità di anticipare il mercato di almeno due anni. Lo facciamo con attività di scouting all’estero – in particolare negli Usa, in Israele e Inghilterra – propedeutiche alle nostre attività di sviluppo. Terzo elemento è l’agilità e la capacità di execution: è fondamentale costruire subito nuovi servizi high intensive che possano soddisfare le mutevoli esigenze del mercato”.
Cyber academy: bisogna fare la tara
La presenza delle sedi in America e in Asia consente inoltre all’azienda di essere operativa h24: “Oggi c’è scarsità di risorse, non ci sono sufficienti professionisti sul mercato e soprattutto sono pochi quelli disposti a effettuare turni notturni. E non è una questione da poco: per questo ci stiamo strutturati con sedi a diverse latitudini per avere sempre la disponibilità di professionisti h24”, ha spiegato il Ceo.
La mancanza di manodopera fa il paio con quella di skill di alto livello: “La risposta non può che essere la formazione”. Ma Rosina evidenzia che se da un lato le cyber academy sono in forte crescita dall’altro bisogna fare una scrematura. “La cybersecurity è diventata quasi una buzzword ma la formazione vera è una cosa seria. Noi siamo partiti già quattro anni fa per formare giovani sulla base delle vere esigenze in termini operativi e di mercato, soprattutto a livello territoriale”.
Focus sull’intelligenza artificiale
Altra parola d’ordine in casa 7Layers è intelligenza artificiale. “È un tema a cui prestiamo grande attenzione, abbiano avviato un progetto innovativo un anno e mezzo fa per studiare proprio l’uso dei tempi all’interno dell’azienda e quindi ottimizzare task e lavoro – ha detto Rosina -. Crediamo molto nella crescita delle risorse e abbiamo una forte cultura aziendale. Cerchiamo talenti con capacità di pensiero laterale e creative oltre che tecnologiche. Ci vuole mindset per anticipare il cambiamento e quindi puntiamo a impiegare le persone nel giusto modo per valorizzarne le qualità”.