Fa leva su 4 pilastri il piano industriale 2022-2025 combined frutto della fusione tra il Gruppo Tiscali e il ramo retail del gruppo Linkem: Telco, Media & Tech, Future Communities e Cloud.
Considerata la prevista efficacia della fusione al 1° agosto 2022, nell’esercizio in corso il piano industriale beneficerà solo per cinque mesi dei risultati economici riconducibili alla fusione stessa: maggiore capacità di attrarre capitali e investimenti in equity, maggiore facilità di accesso al credito tramite banche o istituzioni finanziarie, aumento del potere negoziale sul debito corrente e l’immediata riduzione della leva finanziaria i principali elementi considerati da un punto di vista finanziario (i dettagli si conosceranno però solo nel mese di settembre). Inoltre, il Piano Industriale Combined prevede un pilastro trasversale, funzionale e finalizzato ad integrare efficacemente gli asset organizzativi con l’obiettivo di generare significative sinergie industriali.
I quattro pilastri del piano Tiscali-Linkem
Riguardo all’Area Telco, Tiscali punta a consolidare l’attuale posizionamento con un’offerta integrata di servizi fissi e mobile. Sul fronte Media & Tech l’obiettivo è potenziare e valorizzare il portale Tiscali.it attraverso lo sviluppo di nuovi contenuti, prodotti e servizi a valore aggiunto. L’Area Future Communities è dedicata allo sviluppo di comunità basate sull’adozione di servizi intelligenti e a valore aggiunto, attraverso la creazione di strumenti, piattaforme e servizi verticali. E relativamente al Cloud si punta allo sviluppo di infrastrutture e servizi rivolti a imprese e pubblica amministrazione, anche grazie al supporto dei fondi del Pnrr e dei finanziamenti comunitari.
Gli accordi su Fwa e garanzie
Il cda ha approvato anche l’accordo quadro che disciplinerà le condizioni della fornitura – in modalità wholesale e senza vincolo di esclusiva – del servizio Fwa da Linkem a Tiscali Italia. Il Comitato per le operazioni con parti correlate di Tiscali ha espresso il proprio parere favorevole alla sottoscrizione dell’accordo quadro tra Linkem e Linkem Retail avente ad oggetto le condizioni tecniche ed economiche della fornitura – in modalità wholesale e senza vincolo di esclusiva – da parte di Linkem in favore di Linkem Retail: delle sim e dei dispositivi necessari all’erogazione del servizio di connettività agli utenti finali aventi le specifiche e le funzionalità Lte e 5G compatibili con la rete Linkem nonché quanto previsto dalla normativa applicabile nonché del servizio di connettività Fwa erogato da Linkem in favore di Linkem Retail, la quale lo rivenderà ai propri utenti finali appartenenti al segmento consumer e Soho (Small Office Home Office) e al segmento commerciale business, e dei relativi servizi accessori.
Approvato, inoltre, l’accordo di garanzia e indennizzo tra Tiscali e Linkem, che regola e disciplina il set di dichiarazioni e garanzie rilasciate dalle parti in relazione all’operazione di integrazione.
Via a Veesible, la newco per l’advertising del Gruppo
Approvata dal cda anche la costituzione di Veesible, la nuova società controllata che avrà come focus le attività pubblicitarie e di advertising del Gruppo. Il piano industriale prevede la valorizzazione del portale Tiscali.it e del suo network, con lo sviluppo di tutte le sue potenzialità inespresse, tra cui quelle, ad alta marginalità, di advertising. “
Veesible raccoglierà investimenti a favore delle properties del Gruppo, ma si aprirà anche alla raccolta pubblicitaria per terze parti, avvalendosi di un mix di features tecnologiche d’avanguardia e di un sistema di piattaforme ed asset in sinergia fra loro che le permetteranno di distinguersi dai competitor per un modello di business innovativo”, si legge nella nota post cda. A livello societario si prevede che Veesible srl abbia un capitale sociale iniziale di circa 100mila euro, con una partecipazione di Tiscali non inferiore al 65-70%, rappresentata dalle attività che saranno in essa conferite. “Sono in corso interlocuzioni con importanti soggetti del settore media che hanno manifestato la disponibilità ad entrare nella compagine societaria, per la quota residua di capitale”, si puntualizza nella nota.
Senior loan a due tappe
Il piano industriale prevede il prepagamento del Senior Loan per 2,6 milioni nel mese di settembre 2022 e per 1,3 milioni suddiviso tra gennaio e febbraio 2023, nonché l’incremento del tasso d’interesse applicato dall’1,5% al 2%. A tale riguardo – puntualizza la società in una nota – “Banco Bpm e Intesa Sanpaolo hanno manifestato il proprio consenso a quanto sopra indicato, inviando alla società apposite comfort letter aventi a oggetto, quanto a Bpm, la conferma del rilascio dei waiver di competenza e, quanto a Intesa Sanpaolo, la comunicazione che la proposta di rilascio dei waiver di competenza è stata sottoposta agli organi deliberanti con parere favorevole. L’ottenimento del waiver sulla fusione da parte delle banche finanziatrici e la contestuale accettazione delle modifiche proposte al Senior Loan rappresentano un passaggio essenziale per il perfezionamento dell’operazione straordinaria di aggregazione industriale, essendo una condizione sospensiva prevista dal progetto di fusione. Le bozze della documentazione contrattuale relativa al Senior Loan sono in corso di avanzata verifica da parte dei legali delle banche e della società e saranno perfezionate prima della stipula dell’atto di fusione”.