L'INDAGINE

Cloud, crescita sostenuta ma disomogenea: quasi il 50% delle aziende italiane teme rischi

Secondo le rilevazioni di Netconsulting Cube nonostante le opportunità sono molte le imprese che restano scettiche. Le maggiori preoccupazioni legate alla perdita di dati e resta l’ostacolo costi nel breve termine

Pubblicato il 13 Lug 2022

cloud, internet, 5g, smart city

Continua a crescere il mercato del Cloud computing, ma si ampliano anche le differenze in termini di approccio a questa tecnologia da parte delle aziende con diverse caratteristiche tecnologiche e di business. E’ quanto emerge dall’indagine “La propensione verso il Cloud Computing delle organizzazioni italiane di medio-grandi e grandi dimensioni”, voluta da Deda Cloud con il supporto di Vmware, e realizzata da Netconsulting cube.

Lo studio, che ha coinvolto 70 realtà pubbliche e private rappresentative dei settori dell’industria, dei servizi, del mondo degli operatori IT e della Pubblica Amministrazione Locale, nasce per comprendere quale sia ad oggi e nel breve periodo la propensione delle organizzazioni medio-grandi e grandi a investire in servizi Cloud, individuando al tempo stesso quali siano i principali approcci adottati nel processo di Cloud Transformation. Il Cloud è garanzia di velocità, scalabilità e flessibilità, ed è proprio questo che ne fa l’elemento centrale da cui passa la messa a terra del Pnrr, con le sue sei missioni strettamente concatenate alla digitalizzazione.

Cloud fondamentale nel processo di digitalizzazione

Il Cloud Computing è una componente strategica imprescindibile della Digital Transformation e per questo occupa una posizione di assoluto rilievo nella scacchiera tecnologica di aziende ed enti”, ha sottolineato Claudio Abad, ceo di Deda Cloud. “Tuttavia, come messo in evidenza anche dalla nostra indagine, la propensione e l’approccio verso il Cloud sono ancora eterogenei e questo rischia di rallentare il processo di profonda trasformazione attualmente in corso, accelerato anche dal Pnrr che proprio nel Cloud Computing individua lo strumento con cui concretizzare al meglio la sfida in atto. Il nostro compito, in questo momento, deve essere quello di far comprendere al mondo dell’industria, dei servizi e della Pubblica Amministrazione che il Cloud rappresenta non solo una soluzione sicura ma soprattutto un elemento abilitante e necessario per portare a termine il processo di digitalizzazione, cogliendo tutte le opportunità che questa porta con sé. Dobbiamo accompagnare aziende ed enti in un percorso virtuoso che possa rafforzare la loro competitività, ridisegnando modelli e processi.”

I driver ed i freni all’adozione del cloud

Ma quali sono le ragioni che spingono le aziende ad adottare il Cloud? Ben il 67,1% lo utilizza – ad oggi e in previsione – per abilitare la propria Digital Transformation e quindi riconosce la sua importanza cruciale ai fini dello sviluppo aziendale. Il 20% mostra un interesse “meno caldo”, ovvero ne vede l’importanza ma considera questa tecnologia a livello di altre. Una quota assolutamente minoritaria (4,3%) utilizza invece il Cloud con un approccio profondamente tattico e per nulla legato alla trasformazione digitale, mentre l’8,6% delle realtà intervistate – sei organizzazioni equamente distribuite tra Industria, Servizi e Pal – non utilizza il Cloud ed è quindi out of target.

A frenarne l’adozione sono principalmente tre fattori. La prima è legata ai dati e alla sicurezza: a testimonianza del ruolo cruciale della sicurezza nella realizzazione di progetti di Cloud Transformation, il 47,8% delle organizzazioni teme che i dati in Cloud non possano essere recuperati rapidamente e in tempo reale e il 39,1% nutre ancora dubbi circa il livello di protezione dei dati collocati in Cloud; la seconda dipende dalla presenza di Datacenter di proprietà nelle imprese: il 47,8% del panel dispone di infrastrutture di proprietà che rendono poco conveniente l’adozione di servizi Cloud; la terza è legata alla riduzione dei costi non provata: per il 43,5% del panel, e soprattutto per le realtà che hanno effettuato importanti investimenti IT in passato, il Cloud non rappresenta una tecnologia che permette di ottenere una riduzione significativa di costi nel breve periodo. Infine, è importante rilevare come per il 2022, il 53,3% del panel preveda un incremento della spesa IT.

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