Frena la distribuzione dei pacchi dell’e-commerce, ma volano i pagamenti digitali e i servizi telco. Così il business innovativo di Poste Italiane nel secondo trimestre del 2022 e nel primo semestre 2022, in una relazione finanziaria complessivamente brillante e in linea con gli obiettivi del piano “2024 Sustain & Innovate Plus”: l’utile netto nel secondo trimestre è in crescita del 44% a 469 milioni. Inoltre, il risultato operativo semestrale 2022 pari a 1,4 miliardi (+32,6% anno su anno) è un record nella storia del gruppo.
“I numeri parlano da soli: la performance è stata solida su tutta la linea, costantemente al di sopra dei livelli pre-pandemici, nonostante le incertezze del contesto macroeconomico e la complessità del periodo storico che stiamo vivendo. Ci troviamo ad un buon punto nell’esecuzione del piano “24SI Plus”, che consolida ulteriormente la nostra leadership come “platform company”, ha commentato Matteo Del Fante, amministratore delegato e direttore generale di Poste Italiane.
L’azienda prosegue i trend positivi già mostrati nel primo trimestre. Il modello di business “diversificato, resiliente e sostenibile”, ha affermato l’Ad Del Fante, permette a Poste di adattarsi in modo proattivo ad un contesto macroeconomico mutevole, proseguendo in maniera costante nel percorso di crescita della redditività.
I ricavi da pacchi a -1,8%. Ma l’e-commerce resta promettente
I ricavi del settore Corrispondenza, pacchi e distribuzione registrano nel primo trimestre 2022 una variazione pari a -0,9% rispetto al secondo trimestre del 2021, e risultano pari a 904 milioni di euro (su base semestrale -1,4% a 1,8 miliardi).
In particolare, i ricavi da pacchi sono diminuiti dell’1,8% anno su anno nel secondo trimestre, attestandosi a 330 milioni di euro (e sono in calo del -5,8% rispetto al primo semestre del 2021, pari a 663 milioni nel primo semestre del 2022), a causa della variazione nel comportamento dei consumatori e della riduzione della spesa dei consumatori dovuta a pressioni inflazionistiche, con i volumi che rimangono strutturalmente al di sopra dei livelli pre-pandemia (55 milioni di unità nel secondo trimestre del 2022 rispetto a 34 milioni di unità nel secondo trimestre del 2019).
Nel secondo trimestre i volumi del comparto B2C sono diminuiti dell’8,9% rispetto al secondo trimestre del 2021, attestandosi a 40 milioni di unità (-11,6% al primo semestre del 2021, pari a 81 milioni di unità nel primo semestre del 2022), con impatto mitigato dall’aumento delle tariffe; i volumi del comparto B2B sono diminuiti, anno su anno, del 12,5% a 9 milioni di unità (-11,9% rispetto al primo semestre del 2021, pari a 19 milioni di unità nel primo semestre del 2022) e i volumi del comparto C2X risultano in calo del 13,9%, anno su anno, rispetto al secondo trimestre del 2021 a 1,2 milioni di unità (-24,6% rispetto al primo semestre del 2021, pari a 2,4 milioni di unità nel primo semestre del 2022). La crescita potenziale del mercato e-commerce italiano rimane molto promettente, grazie a livelli pro-capite di pacchi e-commerce ben al di sotto del resto d’Europa.
Il risultato operativo (Ebit) di questa è cresciuto considerevolmente nel secondo trimestre del 2022, grazie alla razionalizzazione dei costi e a maggiori commissioni da distribuzione, attestandosi a 87 milioni di euro, rispetto a. -158 milioni del secondo trimestre del 2021.L’Ebit del primo semestre del 2022 è cresciuto a 142 milioni da -100 milioni del primo semestre del 2021.
La divisione si è dimostrata dunque resiliente, sottolinea l’azienda, nonostante le difficoltà di tutti gli operatori postali a causa dei cambiamenti nel comportamento dei consumatori e della riduzione della loro spesa, determinata dall’inflazione, fattori che incidono sui volumi dei pacchi. Inoltre, comincia ad arrivare un contributo ai ricavi sempre più consistente dall’approccio di diversificazione: grazie alla neo-acquisita Plurima e ad iniziative simili, Poste sta accelerando la strategia per diventare un operatore logistico ad ampio raggio.
Pagamenti e mobile a +21%: PostePay è protagonista
I ricavi del segmento Pagamenti e mobile hanno continuato a crescere, anno su anno, ad un tasso del 21,0% nel secondo trimestre del 2022 e risultano pari a 250 milioni di euro (+20,7% su base annua nel primo semestre del 2022, a 482 milioni), confermando il ruolo chiave svolto da PostePay in Italia nel mercato in rapida crescita e in evoluzione dei pagamenti digitali.
I pagamenti con carta sono cresciuti nel secondo trimestre del 2022 del 20,6%, anno su anno, a 129 milioni (+19,5% su base annua nel primo semestre del 2022, a 249 milioni).
Continua lo spostamento verso le carte Evolution, che presentano un maggior margine ricorrente, con lo stock di carte che ha raggiunto quota 8,8 milioni (in crescita dell’8,3% su base annua).
Gli altri pagamenti sono aumentati nel secondo trimestre del 2022 dell’83,1%, su base annua, a 41 milioni (+92,9% su base annua nel primo semestre del 2022, a 76 milioni), principalmente grazie alle operazioni di pagamento gestite direttamente da PostePay in qualità di fornitore di servizi di pagamento (Payment Service Provider), attraverso una piattaforma omnicanale innovativa.
I ricavi da servizi telco sono aumentati nel secondo trimestre del 2022 del 3,5%, su base annua, a 80 milioni di euro (+3,4%, su base annua, nel primo semestre del 2022 a 157 milioni), grazie ad una base clienti fedele pari 4,9 milioni di utenti (+1,1% su base annua rispetto a 4,8 milioni di utenti nel primo semestre del 2021) in un mercato particolarmente competitivo.
Le transazioni e-commerce continuano nel loro trend di crescita nel primo semestre dell’anno, attestandosi a 279,8 milioni (+12,8% anno su anno nel primo semestre del 2022), ben al di sopra dei livelli pre-pandemia.
PosteID (la soluzione nazionale di identità digitale di Poste Italiane) è stata adottata nel primo semestre del 2022 da 23,1 milioni di clienti.
Il Risultato operativo (Ebit) di questo segmento risulta in crescita nel secondo trimestre del 47,7% e pari a 91 milioni di euro (+28,8% anno su anno a 169 milioni nel primo semestre del 2022), grazie a maggiori ricavi da mercato e beneficiando di risparmi sui costi per effetto del nuovo contratto di fornitura di servizi di rete per l’ attività di operatore virtuale di rete mobile (Mvno), mentre il secondo trimestre del 2021 è stato influenzato da maggiori costi di migrazione verso la nuova rete.
Le acquisizioni: Poste è sempre più tecnologica
Le recenti acquisizioni del Gruppo sono coerenti con gli obiettivi del piano industriale “2024 Sustain & Innovate Plus”. L’acquisizione di Plurima è già operativa dal mese di aprile, contribuendo a sostenere la crescita del segmento Corrispondenza, pacchi e distribuzione, diversificandone i ricavi, nella direzione strategica di Poste di affermarsi come un operatore logistico ad ampio raggio.
L’acquisizione della società Lis accelererà la realizzazione della strategia omnicanale, favorendo la transizione verso i pagamenti digitali e consolidando la crescita nel business del “proximity payment”.
Infine, il lancio dell’Opa su Sourcesense, operante nello sviluppo di soluzioni cloud-native basate su tecnologia open source, mira a internalizzare e potenziare le capacità di sviluppo del gruppo in questo comparto.
I risultati finanziari di gruppo
L’utile netto nel secondo trimestre è in crescita del 44% a 469 milioni, in piena esecuzione del piano “24si plus”. L’Ebit del secondo trimestre è pari a 698 milioni (+62,7% anno su anno). I ricavi sono cresciuti del 5,1% a 2,9 miliardi nonostante il “contesto sfidante”.
Il risultato operativo semestrale 2022 pari a 1,4 miliardi (+32,6% anno su anno) è un record nella storia del gruppo. I ricavi del primo semestre ammontano a 5,9 miliardi, +3,2% rispetto allo stesso periodo del 2021. L’utile netto del primo semestre è di 964 milioni, +24,7% rispetto al primo semestre del 2021.
Poste prevede un risultato operativo a fine 2022 pari al doppio del livello del 2016 (1,0 miliardi), “con un track record costante in risposta ad ogni contesto macroeconomico”. Tutte le divisioni di business – conclude la nota dell’azienda – risultano in linea con gli obiettivi strategici previsti nel piano “24si plus”.