Ancora uno stop delle trattative per rinnovo del contratto nazionale delle Tlc. Dopo 60 ore di colloqui, iniziati lo scorso giovedì mattina, l’accordo tra sindacati e Asstel non è stato trovato.
I temi che hanno impedito la prosecuzione del confronto sono quelli relativi alle cosiddette “clausole sociali” e all’estensione del contratto nazionale al mondo degli appalti e subappalti. “I sindacati chiedevano inoltre che, in linea con quanto previsto dall’articolo 53 del contratto nazionale, potessero avere visione di chi sono le aziende che prendono in appalto o un subappalto i servizi esternalizzati – spiega Bruno Di Cola, segretario generale della Uilcom – A queste nostre richieste Asstel ha risposto che non ci sono le condizioni”.
“Nelle prossime ore – annuncia Di Cola – chiederemo al ministero del Lavoro un incontro, forti anche dell’invito della Commissione di Garanzia per l’attuazione della legge sullo sciopero, che nei mesi scorsi ha invitato Asstel a riprendere quanto prima il confronto per il rinnovo del contratto nazionale del settore delle Telecomunicazioni e a considerare l’opportunità di inserire la clausola sociale generale a livello aziendale nella prospettiva di una maggiore tutela dei posti di lavoro. Il ministero convocherà le parti per trovare un punto di mediazione. Se non si dovesse arrivare a un accordo deciderà il ministero steso”.
Secondo i sindacati “non è pensabile che importanti aziende di Telecomunicazioni possano candidarsi alla gestione di quel grande processo di innovazione che si chiama “agenda digitale” e che, al tempo stesso, le stesse aziende abbiano dentro il loro perimetro di influenza aree di lavoro non regolato dal contratto che esse stesse sottoscrivono”.
Nelle prossime ore, inoltre, aranno attivate anche iniziative di coinvolgimento dei lavoratori e di mobilitazione della categoria.