L’Italia deve rivendicare la sovranità tecnologica. Al Meeting di Rimini, il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, torna ad evidenziare la strategicità del cloud e la necessità di controllarlo. “Dobbiamo evitare di commettere gli errori del passato – ha evidenziato Giorgetti – Quando parliamo di digitale, dobbiamo pensare a chi avrà il controllo del cloud, perché bisogna rivendicare la sovranità quando questa si può esercitare”.
“Le scelte che faremo oggi – ha avvertito – ci diranno nei prossimi decenni quale sarà la nostra autonomia e indipendenza”.
Indipendenza energetica e neutralità tecnologica
E la tecnologia può essere un alleato cruciale per raggiungere l’autonomia energetica. A patto che si rispetti il principio di neutralità tecnologica.
“E’ necessario condividere il principio di neutralità tecnologica altrimenti potremmo ritrovarci tra 10 o 20 anni a dover dire di essere dipendenti dalla Cina”, ha spiegato Giorgetti citando la combinazione irrinunciabile tra “la transizione energetica” e “la rivoluzione digitale”.
“Quando parliamo di transizione energetica non possiamo ignorare che gran parte delle materie prime – ha detto Giorgetti ricordando la dipendenza energetica dalla Russia – arriva da un Paese che avrà il controllo di queste materie prime. Se andiamo avanti a occhi bendati in un’unica direzione, senza condividere il principio della neutralità tecnologica, tra 10 o 20 anni qualcuno si sveglierà e dirà che siamo dipendenti dalla Cina e se questa deciderà di non fornire determinate materie prime non potremo fare” per esempio il fotovoltaico oppure l’idrogeno e altro. Allo stesso modo Giorgetti guarda al digitale: “Quando parliamo di rivoluzione digitale – osserva – dobbiamo pensare anche a chi avrà il controllo del cloud. Le scelte che faremo oggi diranno, nel futuro, della nostra indipendenza e autonomia”.