Il giro d’affari del mercato delle identità digitali raggiungerà 20,8 miliardi nel 2027, il doppio rispetto agli 11,6 previsti per la fine di quest’anno. È quanto stima Juniper Research secondo cui la crescita sarà trainata da un lato dalla crescente diffusione di servizi digitali che richiedono percorsi di onboarding digitali e dall’altro dalla necessità di sistemi di verifica più avanzati a fronte dell’aumento delle frodi.
C’è ampio spazio per l’innovazione
“Le strade per il successo della verifica dell’identità sono molteplici. Esistono molti segmenti e tipi di verifica diversi, e non esiste un unico fornitore che copra tutte le soluzioni. Per questo motivo, c’è ancora molto spazio per l’innovazione; i fornitori devono concentrarsi sulla creazione di partnership e acquisizioni che permettano loro di orchestrare in modo intelligente i tipi di verifica più efficaci per ogni caso d’uso, per far progredire la crescita”, commenta il co-autore dello studio Damla Sat.
Microsoft, Thales e LexisNexis Risk Solutions in testa alla classifica
Dallo studio è emerso che ciascuno dei tre fornitori sta sfruttando i requisiti per l’onboarding digitale, oltre a fornire funzionalità antifrode avanzate. Microsoft ha assunto un ruolo di primo piano nella verifica, in particolare con la sua soluzione Azure AD in un contesto di lavoro remoto, sfruttando la sua presenza nell’ambiente aziendale. Thales ha adottato un approccio diverso, creando un ampio portafoglio di soluzioni per la verifica dell’identità, che poi coordina per ogni caso d’uso della verifica. LexisNexis Risk Solutions sta sfruttando la sua ampia copertura di dati utilizzando l’apprendimento automatico per la verifica dell’identità, rafforzata da frequenti acquisizioni.