È attesa per oggi la risposta di Skype al Garante per la privacy italiano sul caso dei dati incancellabili dalla piattaforma Voip. In una lettera – pubblicata ieri dalla Repubblica – inviata alla sede lussemburghese della società acquisita da Microsoft l’authority guidata da Antonello Soro chiede ” di fornire ogni elemento utile a valutare le modalità del trattamento dei dati degli utenti che intendano cancellare il proprio account Skype“. Tutto nasce dalle proteste di un utente che lamenta di non poter cancellare i propri dati personali dal servizio.
Un nodo che la stessa Skype non chiarisce in modo netto. Le indicazioni contenute nelle Faq sono infatti in contraddizione con quanto invece è stato dichiarato direttamente all’utente: nella guida viene spiegato che “una volta creato non è possibile eliminare un account o cambiare un nome”. Tuttavia, si possono “rimuovere i dati personali contenuti nel profilo con l’avvertenza che però”, a seguito di tale operazione, “sarà ancora possibile” essere ritrovati tramite il nome Skype.
Altro genere di spiegazioni sarebbero invece state date all’utente: la cancellazione è possibile a condizione che, per consentire una puntuale verifica circa l’identità del richiedente, questi indichi mese e anno di creazione dell’account.
Discordanze su cui ora il Garante chiede delucidazioni domandando inoltre “quali dati vengano conservati per quanto tempo e con quali finalità”.
Tra l’altro, a seguito della recente acquisizione della società da parte di Microsoft, il Garante chiede se si è verificata una condivisione di dati degli utenti di Skype tra le due società e di indicare, in caso affermativo, “preso quale soggetto siano archiviati i relativi dati nonché le procedure adottate per consentire agli interessati di esercitare i proprio diritti di accesso e cancellazione dell’account