Il Garante per la Privacy invita il ministero dell’Istruzione ad unire gli sforzi contro il cyberbullismo. E lo fa con una missiva inviata direttamente a Francesco Profumo. “Le nuove forme di comunicazione e condivisione, l’esito forse più rivoluzionario di cambiamento nei rapporti sociali, che giovani e meno giovani usano per dialogare, scambiarsi opinioni, cercare informazioni, esprimere idee ed emozioni, lavorare, essere in contatto con il mondo mettono sempre più in luce, brutalmente, anche un loro ‘lato oscuro’ che è bene conoscere e prevenire – scrive Antonello Soro – Gli ultimi terribili casi di giovanissimi che hanno deciso di porre fine alla loro vita per essersi sentiti violati nella loro dignità da insulti e offese diffusi online così laceranti per loro da indurli a questo gesto estremo, pongono con forza la necessita’ inderogabile di affrontare il tema dell’uso responsabile dei social network“. Questo rappresenta oggi per genitori, istituzioni scolastiche, organismi di garanzia e media, aggiunge Soro, “uno dei primi obiettivi da perseguire a salvaguardia innanzitutto dei nostri ragazzi”.
Lo sviluppo tecnologico, prosegue il Garante, è “sempre connotato dall’endiadi ‘opportunita’-rischi’, ma mai come con l’avvento della Rete questa doppia faccia si mostra in tutta la sua evidenza. Non si vuole certo demonizzare i social network, ma evidenziare il bisogno di usarli senza nuocere a se stessi e agli altri. Non si tratta solo dei pericoli legati all’autoesposizione, al divulgare senza remore anche gli aspetti più intimi, al ‘postare’ foto e video di cui soprattutto i giovani potrebbero pentirsi in futuro. I rischi che stiamo sperimentando riguardano l’enorme potenziale di danno che, come nel caso del cyberbullismo, i nuovi strumenti di comunicazione, proprio per la loro stessa primaria qualita’ di raggiungere con un click un numero elevatissimo di persone, portano con se”.
Il Garante per la privacy “avverte forte l’esigenza di unire gli sforzi in una battaglia che deve vederci prevalere: quella per garantire il rispetto a ognuno di noi, a partire dai più giovani che sono i più esposti ai pericoli di una ‘terra incognita’ qual è spesso Internet, e la cui fragilità è ora accentuata dalle sfide tecnologiche che stanno cambiando il nostro modo di essere”.
“La Sua adesione all’iniziativa dedicata proprio ai social network e al corretto uso delle nuove tecnologie – prosegue la lettera – con la quale la nostra Autorita’ intende quest’anno celebrare il prossimo 28 gennaio la Giornata europea della protezione dei dati personali, e’ li’ del resto a testimoniare, oltre che la Sua personale sensibilita’ sul tema e il concreto impegno fin qui prodigato, anche questo comune obiettivo”.
Quella del 28 gennaio sarà anche l’occasione per il Garante, da sempre impegnato a sensibilizzare i giovani sul valore della protezione dei dati e sulla cultura del rispetto, di mettere a loro disposizione sul sito istituzionale dell’Autorità un video di istruzioni per l’uso dei social network. L’intento è quello di “aiutare i nostri ragazzi a servirsi di questi strumenti di liberta’ in maniera consapevole e sicura”, conclude Soro.