Sostenere ricerca e innovazione: serve a questo un accordo di programma sottoscritto fra Regione Toscana e ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca con un quadro finanziario che sfiora i 51 milioni e mezzo di euro; 30 milioni li mette a disposizione il Miur (15 a fondo perduto e 15 in crediti agevolati) e i restanti 21,44 verranno dalla Regione Toscana su una specifica linea (sistema pubblico della ricerca) dei Fas (Fondi per le Aree Sottoutilizzate).
Due gli ambiti di ricerca principali che, nei tre anni di validità dell’accordo e in una logica di integrazione, saranno sostenuti: le nuove tecnologie nel settore energetico (con particolare riferimento al risparmio energetico e alle fonti rinnovabili); le tecnologie per optoelettronica, fotonica, telecomunicazioni (reti ad alta velocità, tecnologie per la sicurezza, applicazioni per il controllo dell’ambiente e della mobilità, tecnologie Ict e della robotica).
Fra le azioni anche quelle a sostegno delle smart grids: le reti di informazione che gestiscono in maniera ‘intelligente’ la rete elettrica evitando sprechi energetici, sovraccarichi e cadute di tensione.
Una particolare attenzione sarà riservata a smart communities, social innovation e tecnologie delle energie rinnovabili, acquisti verdi da parte delle pubbliche amministrazioni toscane.
Il passo successivo dopo la firma sull’accordo consiste in un bando pubblico per affidare i progetti: potranno partecipare centri di ricerca e imprese operanti sul territorio toscano. Attuazione, coordinamento e monitoraggio dell’accordo sono affidate a un comitato tecnico da costituirsi entro un mese: tre rappresentanti del Miur (fra cui il vicepresidente) e tre della Regione (fra cui sarà individuato il presidente). Sarà questo comitato a dover predisporre, nei successivi tre mesi, le schede di intervento per ciascuna singola azione.
Dalla vicepresidenza di Regione Toscana si evidenzia come l’accordo sia determinante nel sostenere uno specifico cammino toscano, con caratteristiche di avanguardia, nella strategia verso ‘Europa 2020’ in materia di ricerca, sviluppo, innovazione.