IL REPORT

Digital transformation, PA lumaca: 22 mesi per gli appalti hi-tech

È quanto emerge da una survey realizzata da Gartner a livello mondiale. La pubblica amministrazione è il settore in coda alla classifica: tempi biblici per gli acquisti tecnologici. Il maggior ostacolo sul cammino è la burocrazia: troppe figure coinvolte nel processo decisionale, anche riguardo al budget, e grosse difficoltà nella progettazione dei business case

Pubblicato il 08 Set 2022

procurement_701201659

Rispetto ad altri settori, il comparto pubblico ha il ciclo di acquisto medio più lungo per le spese hi-tech: secondo un sondaggio di Gartner svolto a livello globale, il periodo si attesta addirittura a 22 mesi. A novembre e dicembre 2021, Gartner ha intervistato 1.120 dirigenti coinvolti nella valutazione o selezione della tecnologia, di cui 79 del settore pubblico, per capire come le organizzazioni affrontano gli sforzi di acquisto su larga scala per la tecnologia aziendale. Quanto emerge è che quasi la metà (48%) degli intervistati ha segnalato sei o più ritardi moderati o significativi nel processo di acquisto. L’impatto cumulativo di fattori ritardanti ha aggiunto in media sette mesi al ciclo di acquisto pubblico di tecnologia.

“L’acquisizione di tecnologia pone sfide al settore pubblico che non esistono comunemente in altri settori”, afferma Dean Lacheca, Vp analyst di Gartner. “Ogni giurisdizione ha le proprie leggi e politiche sugli appalti e, all’interno di queste, ogni agenzia o dipartimento può avere la propria interpretazione di esse. Il mancato rispetto delle regole può avere gravi conseguenze, dalla pubblicità indesiderata al rischio personale di perseguimento penale”.

Il ruolo cruciale del personale operativo

L’indagine Gartner rivela che un tipico team di acquisto del settore pubblico ha 12 partecipanti, con diversi livelli di partecipazione al processo. I dirigenti di livello C tendono a essere meno coinvolti (41%) rispetto alle controparti del settore privato (55%) negli acquisti di tecnologia, per evitare l’associazione con il processo di procurement e creare la percezione di un’influenza politica nel risultato. Di conseguenza, è molto più probabile che i team di acquisto del settore pubblico rispetto ad altri settori siano composti da personale operativo di livello inferiore (46%) interessato dal processo di acquisto, tanto da assumere il ruolo di esperti aziendali in materia. Sebbene gli equivalenti governativi di un esecutivo di livello C o di un organo di governo esecutivo possano avere l’autorità di prendere la decisione, questi sono fortemente guidati dai risultati della valutazione e dalle raccomandazioni formulate dagli esperti in materia.

Molteplici fattori contribuiscono ai ritardi del ciclo di acquisto

I fattori più segnalati come responsabili di ritardi significativi si verificano spesso prima dell’inizio di quella che sarebbe considerata la procedura ufficiale di appalto. Alcuni di questi fattori includono lo sviluppo del business case (74%), i cambiamenti nel comparto che richiedono ulteriori ricerche e valutazioni (76%) e il raggiungimento di un accordo sulla definizione del budget (75%).

“Sebbene i cicli di acquisto del governo possano essere lunghi, è importante notare che questi tempi non sono fissati”, afferma Lacheca. “Le tempistiche pianificate iniziali possono essere ritardate a causa di una combinazione di fattori sia controllabili che incontrollabili, soprattutto quando non esistono scadenze esterne“.

Migliori informazioni dal fornitore per ridurre i tempi

Il 68% degli intervistati del settore pubblico indica un ritardo da moderato a significativo a causa della loro incapacità di ottenere dal fornitore dettagli sui requisiti di implementazione o prodotto specifico.

Secondo Gartner, è molto più probabile che le organizzazioni del settore pubblico apprezzino le referenze dei clienti esistenti rispetto agli acquirenti non del settore pubblico, in parte perché le organizzazioni del settore pubblico raramente sono in concorrenza diretta e spesso condividono sfide comuni. Gartner consiglia quindi ai fornitori di tecnologia di mantenere un elenco facilmente accessibile di clienti di riferimento del settore pubblico e di creare una libreria diversificata di prodotti collaterali con una forte attenzione alla valutazione del valore, che può essere sfruttata in tutte le fasi del ciclo di acquisto.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Iniziative
Analisi
Social
Video
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati