Nasce ufficialmente l’alleanza tra F2i e il Fondo strategico italiano (Fsi) controllato dalla Cassa Depositi e Prestiti (Cdp) per sviluppare la banda ultra larga nel nostro Paese. Lo scorso 24 dicembre Fsi ha infatti immesso circa 200 milioni di euro attraverso un aumento di capitale riservato in F2i Reti Tlc, holding con cui il fondo guidato da Vito Gamberale controlla l’87% di Metroweb.
Contestualmente, la stessa F2i Reti Tlc ha assunto la denominazione di Metroweb Italia. Fsi ha garantito altri 300 milioni per l’aumento dii capitale che verrà eseguito probabilmente il prossimo anno, portando così la propria posizione equity a 800 milioni di euro.
Il nome Metroweb Italia indica la strategia futura della società: ovvero realizzare la cosiddetta rete Ngn ed esportare quando realizzato a Milano da Metroweb in 30 tra le principali città italiane, con un investimento previsto in 4,5 miliardi di euro. Il nuovo statuto di Metroweb Italia, che nel capitale vede ora F2i al 53,8% e Fsi al 46,2%, prevede che tra due anni i soci possano chiedere l’avvio di un processo di quotazione a Piazza Affari.
Quest’anno Metroweb Italia prevede investimenti per cento milioni di euro: i prossimi interventi riguarderanno Genova (nei mesi scorsi è stata rilevata la rete di Iren) e le connessioni verticali a Milano. Per il futuro si guarda a Brescia (con la rete in fibra di Selen A2A), poi magari Bologna, Torino, Padova, Como e forse Napoli. Obiettivo finale: 30 città da cablare con la fibra, appunto, per 4,5 miliardi di euro.