Il mobile commerce è la nuova frontiera sulla quale tutte le aziende dovrebbero posizionarsi entro i prossimi cinque anni. È il suggerimento che arriva dall’ultima ricerca Forrester sul commercio online e sulla risposta dei venditori rispetto alle nuove tecnologie. Il quadro che emerge non è privo di criticità, ma secondo la società di analisi, sono ampiamente risolvibili.
La semplicità dell’acquisto online con carta di credito è talmente alta che alcuni operatori ci hanno costruito su un impero. Basti pensare a marketplace come Amazon, Ebay, Gilt e molti altri, ormai presenti in diversi Paesi. Si tratta però di aziende nate sul web, mentre la gran parte delle catene commerciali non è ugualmente propensa alle vendite online.
Se questo principio vale per il semplice allestimento di un sito di e-commerce, è ancora più evidente nel caso del mobile commerce, cioè nel commercio che avviene tramite apposite app per smartphone. Gli stessi leader del mercato – i già citati Ebay, Amazon e soci – traggono da questo canale appena il 3% dell’intera mole di vendite effettuata online, secondo Forrester.
Nonostante gli attuali numeri non siano proprio incoraggianti, gli analisti sono convinti che la situazione sarà ribaltata nei prossimi cinque anni, tanto da quadruplicare il volume d’affari derivante dal mobile commerce entro il 2017. La previsione si fonda sostanzialmente su tre punti, strettamente connessi fra loro.
Il primo è il costante aumento di possessori di dispositivi mobile. L’evoluzione tecnologica di smartphone e tablet porterà ad avere display e app progettati per rendere la user experience sempre più confortevole, anche durante le transazioni online (si pensi, ad esempio, alla possibilità di ingrandire le immagini degli oggetti che si desidera acquistare).
Il secondo è la maggiore sicurezza dei metodi di pagamento. Su questo aspetto, risultati considerevoli sono già stati raggiunti dai circuiti di pagamento o dagli stessi marketplace: valgano su tutti gli esempi del PayPal Express e del Checkout by Amazon. Protezione delle transazioni e dei dati sensibili sono un aspetto valutato sempre con molta attenzione da tutti i consumatori del web.
Infine, l’attuale ritardo dei commercianti rispetto al mobile commerce sembra essere bilanciato dal loro effettivo interesse verso questo canale. Il 43% del campione intervistato da Forrester ha infatti dichiarato che negli ultimi 18 mesi ha studiato questo segmento di mercato alla ricerca della soluzione più adatta per il proprio business, e ha inserito lo sviluppo di una app mobile fra le sue prime 3 priorità aziendali nel 2013. In particolare, l’attenzione di chi non si è ancora convertito al mobile commerce è indirizzata verso i tablet.