Che con Barack Obama ci sarebbe stata, nel governo statunitense,
più attenzione alla tecnologia, era immaginabile. Che
dall’amministrazione federale arrivasse un invito ai dipendenti
statali per usare il “cloud”, era già più difficile
prevederlo. Eppure è proprio questo quanto è successo quando
Vivek Kundra, il chief information officer di Washington, ha
presentato Apps.gov, il negozio di applicazioni e servizi del
governo statunitense. Obiettivo: convincere le amministrazioni
locali a rimpiazzare i loro costosi sistemi informatici con il
“software as a service” fornito da Washington.
L’iniziativa si inserisce nel piano dell’amministrazione Obama
per la modernizzazione dell’amministrazione pubblica e delle
tecnologie che usa; un piano che ovviamente punta a ridurre i 75
miliardi di dollari di budget per l’It federale, o quantomeno ad
ottenere più servizi utilizzando la stessa somma. Così, il
negozio di applicativi, che è gestito dall’Amministrazione
servizi generali, include una scelta di programmi per gli affari,
per la produttività, di servizi come lo storage, di applicazioni
sociali.
“Perché il governo dovrebbe pagare e costruire infrastrutture
che potrebbero essere disponibili gratis? – ha spiegato Kundra
–. In questi tempi di crisi economica abbiamo il dovere di usare
il denaro in maniera più intelligente”. E, secondo quanto il Cio
ha sostenuto in un discorso nel centro di ricerca della Nasa nella
Silicon Valley, il cloud sarà meno costoso e offrirà anche un
risparmio energetico. Oltre che, ovviamente, far godere agli
impiegati federali gli stessi vantaggi tecnologici che sono a
disposizione dei lavoratori privati.