FILE SHARING

Kim Dotcom torna all’attacco con Megaconz

Il creatore di Megaupload, finito in manette in un’operazione antipirateria, torna in campo da domani con un nuovo portale di file-sharing

Pubblicato il 18 Gen 2013

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Dalle ceneri di Megaupload, il network noto per aver distribuito illegalmente film e musica e chiuso nel gennaio 2012, rinasce Mega. Lo ha annunciato Kim Dotcom, alias Kim Schmitz, guru del file-sharing diventato miliardario grazie alla sua creatura ma finito in manette lo scorso gennaio in Nuova Zelanda nell’ambito di una maxi operazione anti-pirateria informatica condotta dall’Fbi. Il 38enne cittadino tedesco, attualmente agli arresti domiciliari, ha annunciato durante un party nella sua residenza alla periferia di Auckland l’apertura, prevista per domani 19 gennaio gennaio, del suo nuovo sito, mega.co.nz, che aprirà le porte agli amanti di musica e film.

Su Twitter il giovane miliardario ha anticipato: “Mega avrà limiti generosi per gli utenti. Ad esempio si potranno avere 50 GB di spazio gratuito”. Ha inoltre dichiarato che sta facendo il possibile per venire incontro ai vecchi iscritti di Megaupload in modo che possano avere indietro i propri file: al momento non è ancora stata trovata una soluzione che lo permetta.

La differenza sostanziale tra Mega e il suo predecessore è la modalità di decriptazione. Ogni volta che un utente caricherà un file gli verrà consegnata una chiave unica per decriptarlo, di cui soltanto lui sarà in possesso. Se vorrà condividere questo file con altre persone potrà rivelare loro la chiave, postandola pubblicamente o privatamente, ma in questo modo Kim Dotcom e il suo staff eviteranno eventuali questioni legali. Se, infatti, il file caricato (libro, film o videogioco) non rispettasse il diritto d’autore, la responsabilità sarebbe unicamente da imputare all’utente perché, di fatto, nemmeno Kim stesso, una volta assegnata la chiave, può accedervi.

L’estroso fondatore di Megaupload, accusato dall’Fbi di aver incassato 175 milioni di dollari grazie al suo business iniziato nel 2005, aveva preannunciato lo scorso ottobre il debutto di un nuovo sito. Dopo il suo arresto la piattaforma Megaupload era stata oscurata, lasciando a secco 150 milioni di utenti. Il Robin Hood di Internet – come è stato ribattezzato – finì in manette mentre si trovava nella villa di Auckland. E proprio da lì ha simbolicamente voluto lanciare il nuovo progetto.

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