L’alfalbetizzazione digitale entrerà nel nuovo contratto di servizio Rai. Lo ha annunciato il ministro per lo Sviluppo economico, Corrado Passera, in un tweet di risposta a Roberto Scano, presidente di Iwa Italy. Un cambio di marcia rispetto al decreto Crescita 2.0 nel quale non era stata accolta la proposta di Paolo Gentiloni (Pd) e Antonio Palmieri (Pdl) che prevedeva appunto un ruolo attivo della Rai nelle iniziative di acculturazione digitale.
“Da componente della cabina di regia per le “competenze digitali” ero rimasto deluso dalla totale assenza, nel decreto legge “Crescita 2.0″ dei riferimenti all’utilizzo dei vecchi media per fare cultura digitale – spiega Scano – La delusione era legata al fatto che, in parlamento, era presente un disegno di legge congiunto sottoscritto dai partiti della maggioranza che sosteneva il governo Monti (PD e PDL) in cui veniva indicata l’importanza della cultura digitale verso quelle fasce di popolazione che non hanno ancora conosciuto e/o compreso i benefici derivanti dall’uso delle tecnologie per la vita di tutti i giorni. “.
Il tema del contratto di servizio Rai è particolarmente importante e, come chiede in tweet Antonio Palmieri, si auspica sarà fatto prima delle elezioni al fine di garantire la prosecuzione delle attività verso l’alfabetizzazione del cittadino a cui non serve solo fornire banda e servizi “innovativi” ma va creata la cultura per l’uso degli stessi.
La cultura digitale era scomparsa dal decreto Crescita 2.0 quando la Commissione Industria di Palazzo Madama aveva bocciato la proposta – frutto del lavoro della Commissione Trasporti e Tlc della Camera e firmato da Gentiloni e Palmieri – che prevedeva, a partire dal 1 ° gennaio 2013, in ogni nuovo contratto di servizio tra la Rai e il ministero dello Sviluppo economico un piano di alfabetizzazione informatica e sulle potenzialità dell’economia digitale, utilizzando la televisione generalista, un canale digitale tematico in chiaro e un portale internet dedicato.
Il ruolo della tv di stato era stato un tema affrontato anche all’interno della cabina di regia per l’Agenda digitale dove si era sottolineata, appunto, la necessità di individuare soluzioni dedicate alla formazione ed allo sviluppo delle competenze digitali mediante l’adozione di accordi quadro con gestori di contenuti di particolare rilievo, quali il gruppo Rai e in particolare le reti Educational.
Attualmente il Miur attraverso Indire ha promosso l’obbligatorietà per tutti i docenti e dirigenti scolastici neo-assunti di svolgere la formazione durante l’anno di prova in ambiente di blended e-learning. Sono stati inoltre realizzati percorsi di formazione in ambiente e-learning per circa 500.000 tra docenti, dirigenti e personale Ata.