Digitalizzare completamente la PA e le sue interazioni con i cittadini e con le imprese quale strumento principale per l’ottimizzazione dei costi, il mantenimento della qualità dei servizi e la crescita della domanda di servizi digitali nel Paese. Infatti se la totalità delle transazioni con la PA avvenissero necessariamente in digitale la percezione della sua importanza aumenterebbe esponenzialmente. Moltiplicare gli interventi per incrementare, focalizzare ed incentivare la Ricerca nell’Università e nell’Industria delle tecnologie e delle applicazioni dell’Ict. Il nostro paese deve nel medio termine tornare ad essere uno dei leader in tale settore a livello internazionale. Fare dell’Agenda digitale una priorità strategica ed esecutiva dell’azione di governo e portando tale priorità come motore dell’azione dell’Europa sulla “Digital Agenda for Europe”.
È infatti questo un ulteriore aspetto dove l’Europa, visto che si confronta con colossi quali gli Usa ed i continenti Asiatici, deve essere più unita possibile. In questo contesto l’Agenzia per l’Italia digitale deve finalmente partire e poi restare nel tempo quale strumento essenziale per la realizzazione dell’Agenda. Facilitare e velocizzare lo sviluppo delle Infrastrutture di Telecomunicazioni con particolare riguardo a quelle che realizzeranno le reti di nuova generazione senza aver timore di accettare una più incisiva presenza di capitali ed iniziative pubbliche e di partnership pubblico-privata. L’effetto di moltiplicazione sulla crescita del Pil è certo e gli effetti di tali investimenti dureranno per molti decenni.
L’azione assolutamente più importante nei primi 100 giorni, e spero venga realizzata nelle prime 100 ore, è quella di dare continuità e slancio a quanto fatto sino ad ora: proseguire il percorso dell’Agenda digitale, dando operatività all’Agenzia, ed attuare i decreti di semplificazione che utilizzano pienamente le tecnologie Ict (nella Sanità, nella Scuola, nella Giustizia, …). In secondo luogo focalizzare il lavoro dell’Agcom e delle istituzioni competenti sulla priorità, che proprio l’Autorità ha più volte indicato, di identificare ed approvare provvedimenti di stimolo degli investimenti infrastrutturali sulle reti e di semplificazione dei relativi adempimenti per le realizzazioni.
Infine, ed è la cosa più difficile, velocizzare il lavoro sullo stimolo, razionalizzazione ed indirizzamento della Ricerca nel settore Ict. La focalizzazione sulle smart cities and communities è stato un buon esempio ma il gap che dobbiamo superare è davvero imponente. È tutta l’industria dell’Ict che opera nel nostro Paese che deve tornare ad investire ed attrarre talenti e non come sta avvenendo ora a perderli inesorabilmente.