L'ANALISI

Apple, fine dell’epopea o new deal?

Si spacca il fronte degli analisti. La maggior parte dà l’azienda in fase discendente, ma ci sono anche voci fuori dal coro convinte che la Mela vivrà una nuova fase di crescita

Pubblicato il 25 Gen 2013

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Apple deve rivedere la sua strategia. All’indomani della pubblicazione della trimestrale, gli analisti concordano sulla necessità di un cambio di passo da parte di Cupertino per far tornare a crescere i profitti che sono rimasti piatti, nonostante le vendite record.

Secondo Francisco Jeronimo, analosta di Idc, la sfida più grande di Apple “sta nel cercare di mantenere salde le sue quite di mercato muovendosi però in una nuova direzione”.
“Per Apple è arrivato il momento di ripensare la sua strategia, altrimenti rischia di perdere terreno a favore di altri player, a comuniciare da Samsung. Apple deve capire che continuando a presentare prodotti con le stesse dimensioni, la stessa interfaccia e stesso prezzo, fa solo un favore a Samsung”.

Dello stesso avviso anche Andy Castonguay, principal analyst di Informa Telecoms & Media. “La performance di Apple non è stata ostacolata solo da restrizioni della supply-chain – spiega – ma anche dalla concorrenza di Samsung e di altri produttori in lizza sul mercato consumer”.

“Il fatturato modesto, ma crescente, registrato dai dispositivi Windows Phone (Nokia è tornata all’utile ndr) e la nuova linea di BlackBerry, ha fatto perdere ai prodotti della Mela quello smalto innovativo che li ha caratterizzati finora, anche se continuano a rappresentare lo standard competitivo nel settore”.

In controtendenza l’analisi di Ajay Bhalla, Professore di Global Innovation presso la Cass Business School di Londra. “La notizia che Apple non ha soddisfato le aspettative degli analisti è stata gonfiata a dismisura. Le entrate del colosso americano sono aumentate del 18% e la sua cassa è cresciuta da 16 miliardi di dollari a ben 137 miliardi”.

Secondo Bhalla “Apple sta entrando in una nuova fase di crescita”. “Tutti i segnali – spiega – ci dicono che esiste una pianificazione di prodotti e, nei prossimi 18 mesi, dovrà come prima cosa determinare l’introduzione di elementi innovativi nel suo iOS 7.0 e la prossima generazione di iPhone,e, second poi, introdurre una nuova categoria di prodotti”.

“Questo potrebbe accadere in un certo numero di direzioni diverse. La TV rimane la più probabile delle previsioni, ma si potrebbe anche immaginare l’uscita di innovazioni in altre categorie, come i dispositivi mobili indossabili -conclude – Bisogna riconoscere che Apple sta resistendo alla tentazione di continuare a crescere con l’introduzione di nuovi prodotti che si, moltiplicherebbero le entrate a breve termine, ma potrebbero costare caro nel lungo termine. Cook sta seguendo la direzione di Jobs, e continua a sottolineare il fatto che, a differenza dei suoi concorrenti, Apple è meno concentrata sulla quota di mercato, per focalizzarsi sul suo posizionamento di società lungimirante e in grado di creare nuove categorie di prodotti.”

Entrando nel dettaglio, nel primo trimestre fiscale del 2013 terminato lo scorso 29 dicembre e lungo 13 settimane, Apple ha registrato un doppio record, quello sugli utili netti e sui ricavi. Sul primo fronte, sono stati registrati 13,1 miliardi di dollari, pari a 13,81 dollari per azione. Nello stesso periodo dell’anno prima, lungo però 14 settimane, Apple aveva messo a segno utili per 13,06 dollari per azione. Il risultato ha saputo battere le attese del mercato, ferme a 13,48-13,58 dollari.

Per quanto riguarda i ricavi, Apple è arrivata a quota 54,5 miliardi di dollari contro quota 46,3 miliardi dello stesso periodo del 2011 (+18%). La cifra attesa dagli analisti era a 55 miliardi di dollari. In media, ogni settimana il gruppo ha in pratica visto ricavi per 4,2 miliardi contro i 3,3 miliardi dell’anno prima. Per il secondo trimestre Apple prevede un fatturato inferiore alle stime del mercato.

Nokia è tornata a fare profitti, registrando nel quarto trimestre un utile netto di 255 milioni di euro, ma il Cda ha proposto di non pagare alcun dividendo agli azionisti per il 2012. L’utile nel trimestre, si confronta, infatti, con una perdita di 1,07 miliardi di euro nello stesso periodo dell’anno fiscale 2012, che includeva una svalutazione delle attività di cartografia digitale e servizi di localizzazione.
Le vendite nel quarto trimestre sono diminuite del 20% anno su anno a 8 miliardi di euro, ma sono aumentate dell’11% rispetto al terzo trimestre. A trainare sono state le vendite degli smartphone della classe Lumia, la linea di punta del passaggio a Windows Phone che hanno totalizzato 4,4 milioni di unità, il 51% ai 2,9 milioni di Lumia venduti del terzo trimestre.

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