A poco più di una settimana dal cda di Telecom Italia già convocato per i conti il 7 febbraio, sarebbe Cairo Communication ad avere maggiori possibilità di aggiudicarsi La7. Il binario su cui si è avviata la trattativa con il gruppo editoriale, secondo quanto apprende l‘Adnkronos, prevede la cessione della sola attività televisiva di La7 che sarebbe “liberata” dal peso dei 100 milioni di debito con cui la società si avvia ad archiviare il 2012 e con in più una “dote” che ne garantirebbe il rilancio. A quest’ultimo riguardo, fonti vicine all’operazione parlano di incentivi – pubblicità o altre forme di sostegno – o di una iniezione di capitali da parte di Telecom che sarebbe equivalente al taglio del debito.
Ad oggi tuttavia Telecom Italia non ha chiuso il dialogo con l’altro acquirente, il fondo Clessidra, la cui offerta, già vincolante, era di poco superiore ai 300 milioni per l’attività televisiva e per i 3 multiplex di Ti Media Broadcasting. A far pendere a favore di Cairo l’ago della bilancia della trattativa, che comunque ad oggi non è ancora chiusa e il cui stato di avanzamento sarà portato all’attenzione del Cda del 7 febbraio, appare fondamentalmente l’opportunità per Telecom Italia di mantenere nel proprio perimetro di attività l’operatore di rete, Timb.
Ti Media Broadcasting, che è al 100% di Ti Media, ha buone prospettive di business e utili in aumento (nei primi nove mesi del 2012 i ricavi ammontano a 56,3 milioni di euro, rispetto ai 40,7 milioni di euro dei primi nove mesi del 2011, con un incremento di 15,6 milioni di euro). Senza contare che Telecom Italia può valutare la possibile futura riconversione delle frequenze tv in frequenze per le telecomunicazioni nonché il valore che esse hanno a bilancio. Un asset, quello dei multiplex, che anche nei confronti del mercato può fare la differenza.