Manoscritti antichi del Vaticano vengono alla luce grazie a una gigantesca opera di digitalizzazione. Da oggi chiunque, in qualsiasi parte del mondo, può sfogliare sul proprio computer, pagina dopo pagina, i 256 codici miniati che fanno parte del Fondo Palatino della Biblioteca Apostolica Vaticana. Questi rarissimi manoscritti sono conservati in un bunker sotto il Palazzo Apostolico ma il passaggio al digitale voluto da Benedetto XVI li ha resi finalmente fruibili sul sito della Biblioteca (http://www.vaticanlibrary.va). Per arrivare a una riproduzione perfetta e ad altissima definizione ci sono voluti due anni, una squadra di 12 persone e una tecnologia all’avanguardia.
Tra le opere visibili sul web ci sono evangeliari, commentari, trattati di morale, studi sulla geografia, opere filosofiche e commedie. Tra gli autori Petrarca, Alighieri, Cicerone, Gregorio Magno, Valerio Massimo e molti altri.
La fruizione planetaria grazie al digitale, portata avanti dal Prefetto della Biblioteca, monsignor Cesare Pasini, rientra nella filosofia costitutiva della Biblioteca Vaticana. Fra gli scopi che le diede Niccolo V (1447-1455) c’è proprio quello di raccogliere i libri per “la comune utilità degli uomini di scienza”. I codici custoditi nella Biblioteca sono circa 80 mila; latini, ma anche greci, ebraici, copti, siriaci, armeni, etiopici, cinesi, giapponesi e coreani. Il Vaticano prevede che, se non sorgeranno ostacoli, verranno tutti interamente digitalizzati entro una decina d’anni.
È l’ennesimo segnale che la Chiesa è interessata alle nuove tecnologie. Già l’anno scorso Joseph Ratzinger era stato protagonista di un gesto che contribuiva a pubblicizzare l’apertura della Chiesa al web 2.0. A giugno 2011 il Pontefice, munito di un iPad 2, aveva tenuto a battesimo il nuovo portale multimediale del Vaticano, effettuando il primo storico “click” della piattaforma news.va. Il Papa è stato quindi il primo, attraverso il tablet Apple, a navigare sul sito di informazione che raccoglie le notizie provenienti dai vari media vaticani. Inoltre lo scorso 3 dicembre, Ratzinger ha fatto il suo debutto su Twitter.